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LA CADUTA – a Milano la mostra del Premio Cramum 2022. In mostra i 10 finalisti al fianco di artisti di fama internazionale.

By CRAMUM

Il 9 settembre inaugura alle ore 18:00 al Mercato Centrale Milano (in via Giovanni Battista Sammartini 2) la mostra internazionale “La Caduta”, che rimarrà aperta (visita gratuita) fino al 17 settembre.

La mostra curata da Sabino Maria Frassà presenta le opere dei finalisti della Nona edizione del Premio Cramum al fianco di quelle di artisti di fama internazionale fuori concorso: Letizia Cariello (Letia), Stefano Cescon (vincitore premio Cramum precedente edizione), Franco Guerzoni, Peggy Kliafa (Grecia), H.H. Lim (Cina), Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella, Luca Pignatelli e Francesca Piovesan.

Il 9 settembre sarà anche nominato/a il/la vincitore/vincitrice del Premio, che potrà usufruire di un percorso di mostre e pubblicazioni oltre che ricevere il “cubo”, simbolo del premio, quest’anno realizzato dalla Marini Marmi in Ceppo di Gré. Grazie alla nuova collaborazione con ArtBite sempre il 9 settembre verrà assegnato anche il Premio Speciale Bite&Go&Cramum. Gli artisti finalisti del Premio e in mostra sono: Marta Abbott (Repubblica Ceca), Anouk Chambaz (Svizzera), Benedetto Ferraro, Gaetano Frigo, Simone Giai, Rossana La Verde, Giovanni Longo, Martina Merlini (l’artista si è ritirata in data 8 settembre), Giulia Nelli, Lucrezia Zaffarano.

La mostra e la pubblicazione correlata “LA CADUTA, come cadere in alto” sono state concepite come una riflessione corale sull’oggi partendo dal romanzo La caduta scritto da Albert Camus nel 1956.

In copertina opera fuori concorso di Fulvio Morella (allestita) e opera fuori concorso di Franco Mazzucchelli.

“LA CADUTA, COME CADERE IN ALTO” – IL NUOVO LIBRO CRAMUM

By CRAMUM

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Il volume la LA CADUTA OVVERO CADERE IN ALTO è la 9° pubblicazione annuale di Cramum. E’ stato concepito come una riflessione corale su cosa significhi cadere partendo dal romanzo di La caduta scritto da Albert Camus nel 1956.

Come nei primi anni della Guerra Fredda riviviamo in un crescendo di tensione per cui la caduta sembra incombente, inesorabile e inevitabile. Cosa fare: chiudere gli occhi, registrare ciò che accade o intervenire?

Questo volume non fornisce buone risposte, ma spunti di riflessione per buoni dubbi attraverso i testi di Raffaella Ferrari e del curatore del volume, Sabino Maria Frassà, il quale ha invitato trenta artisti a completare l’analisi del tema con le proprie opere.

Gli artisti invitati sono artisti di fama internazionale (Letizia Cariello, Stefano Cescon, Franco Fontana, Franco Guerzoni, Peggy Kliafa (Grecia), H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella, Luca Pignatelli e Francesca Piovesan.) i finalisti della nona edizione del premio cramum tra cui verrà proclamato il vincitore/vincitrice (Marta Abbott, Anouk Chambaz, Benedetto Ferraro, Gaetano Frigo, Simone Giai, Rossana La Verde, Giovanni Longo, Martina Merlini, Giulia Nelli, Lucrezia Zaffarano) e gli artisti che hanno vinto la menzione “artisti in evidenza” (Francesco Angioloni, Rossella Barbante, Gabriele Biondi, Nicolò Bruno, Mattia Ferretti, Deborah Graziano, Maria Palena, Vale Palmi, Mila Sambre, Andrea Schifano).

In copertina opera di Stefano Cescon.

Annunciati i nomi dei 10 finalisti del Premio Cramum, che si sposta a Mercato Centrale di Milano

By CRAMUM

Cramum, in collaborazione con Mercato Centrale Milano, presenta la 9° edizione del Premio Cramum per l’arte contemporanea in Italia con i nomi dei dieci finalisti, che saranno in mostra dal 9 al 17 settembre negli spazi di Mercato Centrale (in via Giovanni Battista Sammartini 2),  al fianco di altrettanti artisti di fama internazionale. Chi vince potrà intraprendere un percorso di mostre e riceverà il “cubo”, simbolo del premio, quest’anno realizzato dalla Marini Marmi in Ceppo di Gré. Grazie alla nuova collaborazione con ArtBite verrà assegnato anche il Premio Speciale Bite&Go&Cramum.

I dieci artisti finalisti, tutti under 40, sono: Marta Abbott (Repubblica Ceca), Anouk Chambaz (Svizzera), Benedetto Ferraro, Gaetano Frigo, Simone Giai, Rossana La Verde, Giovanni Longo, Martina Merlini, Giulia Nelli, Lucrezia Zaffarano. Constatato l’elevato numero di iscrizioni e l’elevata qualità dei progetti proposti, Cramum ha voluto nominare, come da bando, anche dieci “Artisti in Evidenza”, che si sono distinti per l’innovatività formale e sostanziale del progetto artistico proposto. Le loro opere, anche se non in mostra, saranno pubblicate all’interno del libro del Premio Cramum 2022.I dieci “Artisti in Evidenza Cramum 2022” sono: Francesco Angioloni, Rossella Barbante, Gabriele Biondi, Nicolò Bruno, Mattia Ferretti, Deborah Graziano, Maria Palena, Vale Palmi, Mila Sambre, Andrea Schifano. 

Milano 16 giugno 2022.
Cramum e Mercato Centrale Milano annunciano l’avvio di una nuova collaborazione che renderà possibile ai clienti e ai viaggiatori in transito per la Stazione Centrale di Milano di scoprire, oltre ai prodotti degli artigiani del cibo, anche la migliore arte contemporanea, protagonista a settembre della Nona edizione del Premio Cramum.Il Direttore del Premio Sabino Maria Frassà ha introdotto così la collaborazione: “Cramum da anni sostiene con partner di livello le eccellenze artistiche italiane. L’obiettivo è avvicinare il grande pubblico alle avanguardie dell’arte contemporanea e dare la possibilità ai migliori giovani artisti di far conoscere il proprio lavoro. La scelta di collaborare con Mercato Centrale Milano va in questa direzione: uno spazio di 4.500 mq distribuiti su due piani all’interno della monumentale Stazione Centrale di Milano. Una piazza ideale delle meraviglie del nostro paese in cui il cibo di qualità e la cultura da oggi riusciranno ancora di più a dialogare a tutti i livelli”.

Domenico Montano, Direttore Generale di Mercato Centrale, commenta: “La nostra collaborazione si colloca nel quadro di un progetto che caratterizza fin dall’inizio l’attività del Mercato Centrale e che parte dall’idea, molto semplice, che i luoghi della vita e i luoghi dell’arte non devono più rimanere separati. Nel nostro tempo, l’arte non è un’esperienza privilegiata, a cui si accede nei recinti protetti dei musei e delle gallerie, ma è una scoperta che viene a cercarci, vuole raggiungerci nei luoghi sociali, ci chiede di essere pronti e aperti in ogni momento a un dialogo con le forme, le immagini, le situazioni che possono introdurre nella nostra vita di lavoro, di svago e di relazioni, il fermento di un pensiero critico, lo stimolo di una percezione diversa”.
La presentazione della nuova collaborazione è anche l’occasione per annunciare i nomi dei dieci artisti finalisti del Premio, protagonisti dal 9 al 17 settembre della mostra LA CADUTA che si terrà al Mercato Centrale di Milano curata dal direttore del Premio Sabino Maria Frassà.
I dieci artisti finalisti, tutti under 40, sono: Marta Abbott (Repubblica Ceca), Anouk Chambaz (Svizzera), Benedetto Ferraro, Gaetano Frigo, Simone Giai, Rossana La Verde, Giovanni Longo, Martina Merlini, Giulia Nelli, Lucrezia Zaffarano.
Al fianco di questi giovani finalisti anche dieci artisti fuori concorso di fama internazionaleLetizia Cariello, Stefano Cescon (vincitore premio Cramum precedente edizione), Franco Fontana, Franco Guerzoni, Peggy Kliafa (Grecia), H.H. Lim (Cina), Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella, Luca Pignatelli e Francesca Piovesan.

Al vincitore/vincitrice va: un percorso di mostre, che culminerà con la mostra personale allo Studio Museo Francesco Messina, oltre al “Cubo Cramum”, simbolo del premio, quest’anno realizzato dalla Marini Marmi in Ceppo di Gré. Grazie alla nuova collaborazione con ArtBite verrà assegnato anche il Premio Speciale Bite&Go&Cramum.

Constatato l’elevato numero di iscrizioni e l’elevata qualità dei progetti proposti, Cramum ha voluto nominare, come da bando, anche dieci “Artisti in Evidenza”, che si sono distinti per l’innovatività formale e sostanziale del progetto artistico proposto. Le loro opere, anche se non in mostra, saranno pubblicate all’interno del libro del Premio Cramum 2022.
I dieci “Artisti in Evidenza Cramum 2022” sono: Francesco Angioloni, Rossella Barbante, Gabriele Biondi, Nicolò Bruno, Mattia Ferretti, Deborah Graziano, Maria Palena, Vale Palmi, Mila Sambre, Andrea Schifano. 
Il Comitato Scientifico, cuore della giuria del Premio Cramum, decreterà il vincitore/la vincitrice il giorno dell’inaugurazione della Mostra il 9 settembre 2022. Oltre agli artisti fuori concorso fanno parte del Comitato noti galleristi, giornalisti, collezionisti e intellettuali: Marzia Apice, Valentina Ardia, Elsa Barbieri, Loredana Barillaro, Giorgia Basili, Giulia Biafore, Ettore Buganza, Cristiana Campanini, Valeria Cerabolini, Jacqueline Ceresoli, Carolina Conforti, Stefano Contini, Camilla Delpero, Riccardo Fausone, Chiara Ferella Falda, Raffaella Ferrari, Antonio Frassà, Maria Fratelli, Rosella Ghezzi, Pier Luigi Gibelli, Luca Gibello, Luca Gracis, Riccarda Grasselli Contini, Alice Ioffrida, Maddalena Labricciosa, Angela Madesani, Achille Mauri, Marco Miglio, Fabio Muggia, Annapaola Negri-Clementi, Antonella Palladino, Arianna Panarella, Rischa Paterlini, Ilenia e Bruno Paneghini, Federico Pazzagli, Fulvia Ramogida, Iolanda Ratti, Francois-Laurent Renet, Giulia Ronchi, Elisabetta Roncati, Nicoletta Rusconi, Alessandro Scarano, Massimiliano Tonelli, Carolina Trabattoni, Francesca Tribò, Patrizia Varone, Valeria Vaselli, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti, Emanuela Zanon.

Il direttore del Premio presiede e coordina il Comitato senza possibilità di voto.

Questa edizione del Premio Cramum è resa possibile grazie alla collaborazione di Cramum con: Mercato Centralanche, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Associazione Marmisti della Regione Lombardia, Marini Marmi Srl, Studio Museo Francesco Messina, The Art Talk, ArtBite, Cantina Giacinto Gallina e Ama Nutri Cresci.

La 9a edizione del Premio Cramum è dedicata a Rocco M. “caduto in alto” il 25 luglio 2021

La mostra “PASSAGGI DI STATO” a Milano aperta anche sabato e domenica per la DesignWeek

By CRAMUM

In occasione della DesignWeek la mostra personale di Paola Pezzi “PASSAGGI DI STATO” al Gaggenau DesignElementi (Corso Magenta 2) di Milano rimarrà aperta anche di sabato 11 (ore 10:00-19:00) e domenica 12 (ore 10:00 – 13:00).

In mostra le 18 opere iconiche, selezionate dal curatore Sabino Maria Frassà, raccontano 35 anni di carriera di Paola Pezzi. “Tutta l’esistenza è un passaggio di stato: anche noi, come la materia, siamo sottoposti a pressioni e mutazioni dell’ambiente esterno, che ci spingono a trasformarci continuamente. La sfida è rimanere sempre noi stessi” spiega il curatore Frassà.

Accesso libero, previa registrazione in loco: Gaggenau DesignElementi Hub, Corso Magenta 2, Cortile Interno

A Milano torna la DesignWeek. Da non perdere le novità che fondono design e arte.

By CRAMUM

Il Salone del Mobile di Milano apre i battenti con una contagiosa voglia di ricominciare, all’insegna della bellezza declinata con pragmatismo, per rispondere a un ritrovato bisogno di concretezza e realtà. Gli echi della crisi Ucraina e della politica cinese CovidZero non sembrano aver fermato le aziende – soprattutto europee – che si accingono a presentare tanti nuovi prodotti e progetti.

Dal momento che Cramum significa in latino “crema”, ovvero “la parte migliore”, non potevamo che presentarvi la nostra selezione delle migliori novità. Nel farlo abbiamo deciso di tornare anche noi all’essenza: non vi segnaliamo perciò eventi o brand, ma progetti e/o prodotti che fondono il design con l’arte, dalla pop art, a Mondrian all’OP art. In fondo, ciò che rimarrà, dopo il turbinio di questa settimana, saranno gli elementi di design che potremo acquistare e/o sognare di portarci a casa. Un grande plauso alla ricerca di alcune aziende, ormai ben al di là del “mero” design come CARL HANSEN & SØN, G.T.Design, Listone Giordano, Meridiani,  Tonelli Design e Tajimi Custom Tiles.

Complice il comune amore per il latino, vogliamo così cominciare raccontandovi “PLINTO W”. MERIDIANI ha infatti deciso di riproporre in versione scultorea e “monolitica” l’iconico tavolo disegnato da Andrea Parisio nel 2015. La versione “W” presenta un inedito basamento completamente mono-blocco a tre o a quattro gambe. Questa nuova edizione esplora pienamente l'”anima scultorea” insita nel progetto iniziale. Del resto va ricordato che in latino “plinthus” rimanda all’elemento architettonico che funge da sostegno a una colonna. In questa nuova versione architettura, design e arte si fondono dando origine a un manufatto, che va ben al di là del semplice “tavolo”.

 

 

Come non pensare all’Albero Grigio (1911) e alle prime Composizioni in grigio (1912-13) di Mondrian quando si vede il nuovo “Loop” di Listone Giordano? Il progetto è firmato dall’architetto Sebastiano Canzano. Il pattern infinito si ottiene attraverso la ripetizione di un unico singolo elemento posizionato nello spazio sempre con un’unica direzione: perciò oltre all’innegabile risultato estetico, questo progetto premia la facilità produttiva e installativa.

 

 

Divertenti e colorate, riescono nell’intento di unire cultura POP con tradizione ed eleganza le sedie CH24 Wishbone Chair  disegnate da Hans J. Wegner per CARL HANSEN & SØN: servono 120 metri di corda di carta per realizzare le sedute di queste sedie composte da 14 parti assemblate a mano dagli artigiani del brand danese. Da segnalare anche il poliedrico tappeto, quasi optical, Hula Hoop firmato da Deanna Comellini per G.T.Design. Realizzato a mano in filato tecnico, non tossico, è resistente all’usura, in particolare ai raggi UV ed è adatto sia all’outdor che agli spazi indoor.

 

Per l’outdoor spiccano le monumentali installazioni della Tajimi Custom Tiles. In particolare WORKING TILE di Max Lamb opera ironica che ammicca con intelligenza ed ironia alla storia dell’arte da Duchamp e Cattelan. Si tratta di un set di piastrelle modulari tridimensionali in grado di creare innumerevoli forme e quindi oggetti: dai vasi, ai tavoli, alle panche. Il suo metodo di produzione è lo stampaggio a pressione locale che consente forme e modelli tridimensionali altamente precisi.

 

Infine non potevamo che segnalare anche Hyperion, per noi tra i migliori progetti luce. Disegnata da Massimo Castagna per Tonellidesign, ha un’anima scultorea nel suo rigore minimalista con interessanti elementi in vetro dalla forma cubica arrotondata.

Milano, 6 giugno 2022
Sabino Maria Frassà per Cramum

IL PREMIO CRAMUM FA BIS CON IL PREMIO SPECIALE “BITE&GO&CRAMUM”

By CRAMUM

Il Premio Cramum per giovani artisti 2022 si arricchisce del Premio Speciale “Bite&Go&Cramum”. Con una nota il Direttore del Premio, Sabino Maria Frassà, ha ufficializzato l’avvio della nuova collaborazione con il progetto Bite&Go della collezionista e mecenate Nicoletta Rusconi.
Dopo l’adesione a Bite&Go di tre “storici” artisti di Cramum – Fulvio Morella, Paola Pezzi e Francesca Piovesan – Nicoletta Rusconi entra nella giuria del 9° Premio Cramum. Inoltre assegnerà il Premio Speciale “Bite&Go&Cramum” in accordo con il direttore del Premio Frassà ed Elsa Barbieri, curatrice e già membro della Giuria. L’artista selezionato/a tra i finalisti del premio entrerà a far par parte di Bite&Go, il progetto itinerante e internazionale ideato per promuovere opere di artisti emergenti, mid-career ed established, uniche, inedite, di piccolo e medio formato e a prezzi accessibili. Il ricavato della vendita dell’opera sarà completamente devoluto all’artista. Il vincitore/trice del Premio Speciale “Bite&Go&Cramum” sarà comunicato in occasione dell’inaugurazione della mostra “LA CADUTA” e della Cerimonia di Premiazione del Premio Cramum a Milano il 9 settembre.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Marmisti della Regione Lombardia e la Marini Marmi anche all’artista vincitore del Premio Speciale verrà conferito un Cubo in Nuvolato di Grè.

Il direttore del Premio Cramum Frassà introduce così la nuova collaborazione “Dopo anni di amicizia, Cramum è felice di dare forma a questa nuova partnership con Nicoletta Rusconi, Elsa Barbieri e il Progetto Bite&Go. Siamo accomunati dall’approccio e dalla volontà di perseguire una ricerca artistica indipendente che possa valorizzare nel medio-lungo termine le eccellenze artistiche in Italia. Oggi più che mai è importante dare agli artisti emergenti anche occasioni di visibilità per far conoscere il proprio lavoro nel Mondo”. Nicoletta Rusconi aggiunge che “progetti originali come questi, capaci di mettere al centro gli artisti e le loro ricerche, possono aprire la strada a importanti scenari trasversali anche nel mondo del collezionismo”.

Bite&Go è l’evoluzione fisica di ARTbite Project, l’originale pensato come una vetrina digitale per esporre e promuovere gli artisti. Il progetto mantiene anche una sede permanente a Cascina I.D.E.A. – acronimo di Independent Domus Exhibiting Art -, che ha sede presso un’antica cascina restaurata ad Agrate Conturbia, in provincia di Novara.
Immagini:

Copertina Cubo di Nuvolato di Grè realizzato dalla Marini Marmo
Copertina del 9° Premio Cramum realizzata a partire dall’opera fuori concorso “Panem et circenses” di Fulvio Morella

Ritratto di Nicoletta Rusconi

PROROGATA AL 13 MAGGIO LA CHIUSURA DEL 9° BANDO CRAMUM PER ARTISTI UNDER 40

By CRAMUM

CI SI POTRA’ CANDIDARE AL 9° PREMIO CRAMUM FINO ALLE ORE 24:00 DEL 13 MAGGIO 2022 SCARICA ORA IL BANDO DELLA 9° EDIZIONE DEL PREMIO CRAMUM

 

Cramum annuncia l’apertura del bando della nona edizione del suo premio, che si terrà a Milano dal 10 al 17 settembre 2022. Il direttore del Premio, Sabino Maria Frassà, ha presentato questa edizione ricordando che: “In questi ultimi anni ci è sembrato venir meno il terreno su cui camminavamo, le certezze e i punti di riferimento. L’arte non può che riflettere su questo tema e perciò la nuova edizione del Premio Cramum sarà dedicata alla rilettura critica del romanzo di Albert Camus: “La Caduta”. Cosa significa cadere? E se riuscissimo a cadere in alto?”.
Il bando si chiuderà il 13 aprile e darà la possibilità a 10 giovani artisti finalisti (under 40) di partecipare al premio e di essere in mostra al fianco di 10 artisti famosi e fuori concorso. Quest’anno i 10 artisti invitati fuori concorso sono: Letizia Cariello, Stefano Cescon (vincitore premio Cramum precedente edizione), Park Eun Sun (Corea), Franco Fontana, Franco Guerzoni, Peggy Kliafa (Grecia), H.H. Lim (Cina), Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella e Luca Pignatelli.
Il vincitore/trice vince un percorso di pubblicazioni e mostre che si conclude con la possibilità di realizzare una mostra site-specific allo Studio Museo Francesco Messina di Milano, storico main partner del Premio

La nona edizione del premio Cramum è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto Confucio Università degli Studi di Milano e al supporto dell’artista Fulvio Morella che donerà il ricavato di tutti i 50 multipli FIAT LUX (in cioccolato e braille realizzati insieme al maître chocolatier Guido Castagna) a Cramum. Per maggiori informazioni sul multiplo scrivere a infocramum@gmail.com.La giuria che valuterà gli artisti finalisti è composta oltre che dagli artisti fuori concorso da noti giornalisti, collezionisti, galleristi ed esperti del settore: Marzia Apice, Valentina Ardia, Elsa Barbieri, Loredana Barillaro, Giorgia Basili, Giulia Biafore, Ettore Buganza, Cristiana Campanini, Valeria Cerabolini, Jacqueline Ceresoli, Carolina Conforti, Stefano Contini, Camilla Delpero, Riccardo Fausone, Chiara Ferella Falda, Raffaella Ferrari, Antonio Frassà, Maria Fratelli, Rosella Ghezzi, Pier Luigi Gibelli, Luca Gibello, Luca Gracis, Riccarda Grasselli Contini, Alice Ioffrida, Maddalena Labricciosa, Angela Madesani, Achille Mauri, Marco Miglio, Fabio Muggia, Annapaola Negri-Clementi, Antonella Palladino, Arianna Panarella, Rischa Paterlini, Ilenia e Bruno Paneghini, Federico Pazzagli, Fulvia Ramogida, Iolanda Ratti, Francois-Laurent Renet, Giulia Ronchi, Elisabetta Roncati, Alessandro Scarano, Massimiliano Tonelli, Francesca Tribò, Patrizia Varone, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti, Emanuela Zanon.
Cramum ringrazia tutti i giurati per la loro generosità e dedizione ricordando che nessuno di loro riceve alcun compenso e che alcuni seguono con dedizione e professionalità il premio sin dall’inizio.Immagini:
– Cover della 9° edizione del Premio Cramum realizzata a partire dall’opera “Panem et Circenses di Fulvio Morella”
– Fiat Lux, multiplo in cioccolato e braille di Fulvio Morella

Flora Deborah: Che forma ha l’amore?

By CRAMUM

L’appuntamento con San Valentino si avvicina anche per l’arte contemporanea. Che forma ha l’amore? Un cuore? Se l’è chiesto spesso Flora Deborah artista italo-israeliana che da anni vive tra Milano e Tel Aviv e che arrivò seconda al Premio Cramum 2015.

Preparazione dell’opera My Heart Stops When You Sneeze, 2020

In un modo quasi dissacrante l’artista riflette sui simboli, che spesso dividono più che unire, nel loro tentativo di semplificare che finisce con il nutrire inutili differenze ideologiche. Il simbolo del cuore ad esempio perché è simbolo “universale” d’amore e qual è il significato di amare? Se amare è quel bisogno – anche animale e viscerale – di un altro da sé, forse questo simbolo è adatto. Flora Deborah è del resto partita dall’analisi dell’origine incerta di questo simbolo: da alcuni è fatta derivare dalla forma di una vulva, mentre da altri dalla forma del frutto della pianta Silphium, una pianta utilizzata anche come contraccettivo. L’artista ha poi riflettuto su come la forma del nostro muscolo cardiaco sia simile a quella dei maiali, ma del tutto diversa dal simbolo del cuore.

Tutte queste riflessioni hanno portato Flora Deborah a realizzare due opere che ricalcano il simbolo del cuore, ma sono costituite dai calchi dei testicoli del fidanzato o dai cuori del maiale, tinti di blu, colore della trascendenza e della nobiltà. L’amore inteso come sentimento, sembra in fondo riflettere l’artista, è quella relazione complessa in divenire fatta di passione, attrazione, vicinanza, ma anche repulsione, solitudine. Sono carne e spirito che si uniscono e si rincorrono nel tempo. Forse per tale ragione i cuori di carne di Flora Deborah rappresentano con più realismo “la forma dell’amore”.

Frame dal video: Xoxo, 2018

 

Sabino Maria Frassà per Cramum, 10 febbraio 2022

In copertina l’opera ‘”My Heart Stops When You Sneeze”, ceramica smaltata, 2020

E’ il Ceppo di Gré la Pietra simbolo di Cramum 2022

By CRAMUM

Milano, 10 gennaio 2022
Il Ceppo di Grè è stato scelto da Cramum e dall’Associazione Marmisti della Regione Lombardia quale pietra simbolo della nona edizione del Premio Cramum per giovani artisti, il cui bando rimarrà aperto fino al 13 di aprile. Il cubo, che verrà conferito al vincitore/trice del Premio il 10 settembre, sarà perciò realizzato con questa esclusiva pietra donata per l’occasione dalla Marini Marmi Srl. Il direttore del Premio Cramum, Sabino Maria Frassà, commenta così questa decisione “La Lombardia è ricca di pietre che tutto il mondo ci invidia e sempre più ci copia. Per tale ragione la scelta è andata su una pietra esclusiva come il Ceppo di Gré®, che si trova solo nel nostro territorio e che da poco ha ottenuto la registrazione del marchio europeo, necessaria per difendere questa unica forma di made in Italy. A ciò si aggiunge la storia e il prestigio di questa pietra scelta negli anni per il rivestimento di prestigiosi palazzi come il Palazzo della Banca d’Italia a Bergamo, il Gallo-Romeins Museum in Belgio e l’Università Luigi Bocconi a Milano. Il Premio Cramum conferma così la sua vocazione a far collaborare aziende, territorio e arte a favore della tutela delle eccellenze italiane“.

Giulio Marini, titolare della Marini Marmi Srl e Presidente dell’Associazione Marmisti Lombardia, spiega come “in un momento così complesso siamo felici di poter dare il nostro contributo a favore della migliore espiressione della creatività italiana. Siamo perciò felici che la scelta sia ricaduta sul Ceppo di Gré, che unisse l’attaccamento al territorio con la vocazione internazionale. Questa pietra è infatti tipica dell’architettura lombarda, ma è sempre più apprezzata nel mondo per il suo colore grigio-azzurro. È un materiale particolare ed eterogeneo nell’aspetto, ma omogeneo nella sua composizione mineralogica, trattandosi di una breccia monogenica dolomitica, fa parte delle rocce sedimentarie clastiche. È il risultato di frane di rocce dolomitiche sgretolate dal picco del monte Clemo, che si sono avvicendate durante le ultime glaciazioni (nel Pleistocene inferiore, tra 600.000 e 300.000 anni fa) e cementate da una matrice calcarea. Il nome deriva dalla parola “Cepp”, che nel dialetto milanese significa roccia con ciottoli. Il suo utilizzo risale all’epoca romana, ma il maggior impiego nelle costruzioni fu durante il dominio spagnolo. Oggi siamo orgogliosi che questa pietra riviva una nuova giovinezza rivestendo prestigiosi palazzi sparsi in tutto il Mondo”.

Il bando per la selezione dei finalisti del premio Cramum è rivolto ad artisti under 40 e rimarrà aperto fino al 13 aprile.
Scarica qui il bando -> QUI


Nelle immagini il Ceppo di Gré impiegato nel rivestimento di (dall’alto): ampliamento dell’l’Università Luigi Bocconi a Milano, Palazzo della Banca d’Italia a Bergamo e il Gallo-Romeins Museum di Tongeren in Belgio.

I fiori urbani di Belén Uriel in mostra alla Cascina I.D.E.A.

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CASCINA I.D.E.A. presenta GREEN RIM, personale di Belén Uriel a cura di Elsa Barbieri. Ad Agrate Conturbia (NO) fino a settembre sarà possibile scoprire il nuovo ampio progetto della nota artista portoghese. Lo spazio, immerso nel verde e trasformato da Nicoletta Rusconi Art Projects, ospita il progetto site-specific Green rim. Con tale locuzione – letteralmente “bordo verde” – si intende il fenomeno ottico visibile a causa della rifrazione della luce solare attraverso la densità crescente vicino all’orizzonte. Come in una sorta di giardino urbano lo spettatore si trova in un contesto fatto di materia con cui l’artista costruisce una semiologia più e oltre che come scienza delle signi\icazioni, come sguardo pertinente verso il mondo, come \iuto del senso ovunque si possa celare: “c’è sempre un senso che va oltre l’uso dell’oggetto”. Green rim rappresenta infatti il compimento di una vasta ricerca artistica di Belén Uriel sulla reciprocità tra natura, corpo umano e oggetti di uso quotidiano

Caschi, protezioni per il corpo o mobili da esterno. Ecco una lista, parziale, degli oggetti di consumo, creati per impegnarsi con l’ambiente esterno, per la protezione del corpo nel tempo libero e per la ricreazione, che circolano nell’opera di Belén Uriel. Sono universali, cosı̀ familiari e ordinari per tutti noi che diventano quasi invisibili: sono qualcosa “che serve a qualcosa”, che a prima vista viene assorbito in una \inalità di usi, direbbe Roland Barthes. Mediatori, in quanto tali, tra il soggetto e il mondo, questi prodotti che apparentemente sembrano esistere per altri motivi – svagarsi, ristorarsi, proteggersi, per esempio – hanno un preciso scopo sociale e antropologico: ovvero quello di essere mezzi di signiMicazione, segni sparsi e veri e propri linguaggi. Con la premessa che per “signi\icazione” non si vuole intendere alcuna veicolazione di informazione, l’interesse di Uriel verso questi oggetti svela la loro connotazione tecnologica, cioè in quanto de\initi da relazioni di produzione e consumo: come viene prodotta e commercializzata la natura? Fissando il suo sguardo proprio sull’idealizzazione della natura e prendendo ispirazione da oggetti che sono portatori di un senso indipendentemente dalla funzione, Belé n Uriel dà nuova vita e nuovo \iato af\inché gli oggetti possano ricongiungersi con la loro stessa bellezza, sfuggendo alla serialità produttiva, per aprirsi in un abbraccio all’inaspettato: crediamo di trovarci in un mondo pratico di usi dell’oggetto, quando invece ci troviamo anche in un mondo del senso e delle ragioni in cui possiamo ritrovarci.

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Maggio – Settembre 2022
Opening: 07 – 08 maggio 2022, 11-00 – 19.00

Via Guglielmo Marconi 26, Agrate Conturbia (NO) Visita su appuntamento http://www.nicolettarusconi.com/idea.html elsa@nicolettarusconi.com

Immagini ©Ludovica Mangini

Copertina immagine @cramum