CASCINA I.D.E.A. presenta GREEN RIM, personale di Belén Uriel a cura di Elsa Barbieri. Ad Agrate Conturbia (NO) fino a settembre sarà possibile scoprire il nuovo ampio progetto della nota artista portoghese. Lo spazio, immerso nel verde e trasformato da Nicoletta Rusconi Art Projects, ospita il progetto site-specific Green rim. Con tale locuzione – letteralmente “bordo verde” – si intende il fenomeno ottico visibile a causa della rifrazione della luce solare attraverso la densità crescente vicino all’orizzonte. Come in una sorta di giardino urbano lo spettatore si trova in un contesto fatto di materia con cui l’artista costruisce una semiologia più e oltre che come scienza delle signi\icazioni, come sguardo pertinente verso il mondo, come \iuto del senso ovunque si possa celare: “c’è sempre un senso che va oltre l’uso dell’oggetto”. Green rim rappresenta infatti il compimento di una vasta ricerca artistica di Belén Uriel sulla reciprocità tra natura, corpo umano e oggetti di uso quotidiano
Caschi, protezioni per il corpo o mobili da esterno. Ecco una lista, parziale, degli oggetti di consumo, creati per impegnarsi con l’ambiente esterno, per la protezione del corpo nel tempo libero e per la ricreazione, che circolano nell’opera di Belén Uriel. Sono universali, cosı̀ familiari e ordinari per tutti noi che diventano quasi invisibili: sono qualcosa “che serve a qualcosa”, che a prima vista viene assorbito in una \inalità di usi, direbbe Roland Barthes. Mediatori, in quanto tali, tra il soggetto e il mondo, questi prodotti che apparentemente sembrano esistere per altri motivi – svagarsi, ristorarsi, proteggersi, per esempio – hanno un preciso scopo sociale e antropologico: ovvero quello di essere mezzi di signiMicazione, segni sparsi e veri e propri linguaggi. Con la premessa che per “signi\icazione” non si vuole intendere alcuna veicolazione di informazione, l’interesse di Uriel verso questi oggetti svela la loro connotazione tecnologica, cioè in quanto de\initi da relazioni di produzione e consumo: come viene prodotta e commercializzata la natura? Fissando il suo sguardo proprio sull’idealizzazione della natura e prendendo ispirazione da oggetti che sono portatori di un senso indipendentemente dalla funzione, Belé n Uriel dà nuova vita e nuovo \iato af\inché gli oggetti possano ricongiungersi con la loro stessa bellezza, sfuggendo alla serialità produttiva, per aprirsi in un abbraccio all’inaspettato: crediamo di trovarci in un mondo pratico di usi dell’oggetto, quando invece ci troviamo anche in un mondo del senso e delle ragioni in cui possiamo ritrovarci.
_
Maggio – Settembre 2022
Opening: 07 – 08 maggio 2022, 11-00 – 19.00
Via Guglielmo Marconi 26, Agrate Conturbia (NO) Visita su appuntamento http://www.nicolettarusconi.com/idea.html elsa@nicolettarusconi.com
Immagini ©Ludovica Mangini
Copertina immagine @cramum