Il Salone del Mobile di Milano apre i battenti con una contagiosa voglia di ricominciare, all’insegna della bellezza declinata con pragmatismo, per rispondere a un ritrovato bisogno di concretezza e realtà. Gli echi della crisi Ucraina e della politica cinese CovidZero non sembrano aver fermato le aziende – soprattutto europee – che si accingono a presentare tanti nuovi prodotti e progetti.
Dal momento che Cramum significa in latino “crema”, ovvero “la parte migliore”, non potevamo che presentarvi la nostra selezione delle migliori novità. Nel farlo abbiamo deciso di tornare anche noi all’essenza: non vi segnaliamo perciò eventi o brand, ma progetti e/o prodotti che fondono il design con l’arte, dalla pop art, a Mondrian all’OP art. In fondo, ciò che rimarrà, dopo il turbinio di questa settimana, saranno gli elementi di design che potremo acquistare e/o sognare di portarci a casa. Un grande plauso alla ricerca di alcune aziende, ormai ben al di là del “mero” design come CARL HANSEN & SØN, G.T.Design, Listone Giordano, Meridiani, Tonelli Design e Tajimi Custom Tiles.
Complice il comune amore per il latino, vogliamo così cominciare raccontandovi “PLINTO W”. MERIDIANI ha infatti deciso di riproporre in versione scultorea e “monolitica” l’iconico tavolo disegnato da Andrea Parisio nel 2015. La versione “W” presenta un inedito basamento completamente mono-blocco a tre o a quattro gambe. Questa nuova edizione esplora pienamente l'”anima scultorea” insita nel progetto iniziale. Del resto va ricordato che in latino “plinthus” rimanda all’elemento architettonico che funge da sostegno a una colonna. In questa nuova versione architettura, design e arte si fondono dando origine a un manufatto, che va ben al di là del semplice “tavolo”.
Come non pensare all’Albero Grigio (1911) e alle prime Composizioni in grigio (1912-13) di Mondrian quando si vede il nuovo “Loop” di Listone Giordano? Il progetto è firmato dall’architetto Sebastiano Canzano. Il pattern infinito si ottiene attraverso la ripetizione di un unico singolo elemento posizionato nello spazio sempre con un’unica direzione: perciò oltre all’innegabile risultato estetico, questo progetto premia la facilità produttiva e installativa.
Divertenti e colorate, riescono nell’intento di unire cultura POP con tradizione ed eleganza le sedie CH24 Wishbone Chair disegnate da Hans J. Wegner per CARL HANSEN & SØN: servono 120 metri di corda di carta per realizzare le sedute di queste sedie composte da 14 parti assemblate a mano dagli artigiani del brand danese. Da segnalare anche il poliedrico tappeto, quasi optical, Hula Hoop firmato da Deanna Comellini per G.T.Design. Realizzato a mano in filato tecnico, non tossico, è resistente all’usura, in particolare ai raggi UV ed è adatto sia all’outdor che agli spazi indoor.
Per l’outdoor spiccano le monumentali installazioni della Tajimi Custom Tiles. In particolare WORKING TILE di Max Lamb opera ironica che ammicca con intelligenza ed ironia alla storia dell’arte da Duchamp e Cattelan. Si tratta di un set di piastrelle modulari tridimensionali in grado di creare innumerevoli forme e quindi oggetti: dai vasi, ai tavoli, alle panche. Il suo metodo di produzione è lo stampaggio a pressione locale che consente forme e modelli tridimensionali altamente precisi.
Infine non potevamo che segnalare anche Hyperion, per noi tra i migliori progetti luce. Disegnata da Massimo Castagna per Tonellidesign, ha un’anima scultorea nel suo rigore minimalista con interessanti elementi in vetro dalla forma cubica arrotondata.