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Pandemia amorosa dolorosa – La nuova raccolta delle poesie di Nicla Vassallo

By 7 Maggio 2021Cultura

Le poesie di Nicla Vassallo sono fatte di ‘vocaboli’, isolati, monofamigliari, un po’ scontrosi. Non sono sicura di entrare in contatto con loro, ma ammiro la loro capacità (forse di derivazione filosofica) di fare a meno della frase, del paese, della città. A meno che sia una città di torri, guardata da lontano.
Ginevra Bompiani

In libreria “Pandemia amorosa dolorosa”, la terza raccolta di poesie della filosofa Nicla Vassallo 

http://mimesisedizioni.it/pandemia-amorosa-dolorosa.html

Ardore, sfida, qui risiedono assolutezza e risolutezza, senza narrazione, né morbidezza; disarticolazione con passione; spregiudicatezza prudenziale e virale; originalità, caparbietà: questo rivelano i versi, dolorosi, amorosi di Nicla Vassallo in un universo, personale e personalistico, esteriore e interiore, universo per nulla universale, universo segnato dalla pandemia, una mania, una malattia che si riversa nella poesia, con denuncia e grazia, senza calunnia, né disgrazia.

Perché questa raccolta?

“Stavo progettando la mia primavera e la mia estate, anche londinese, al King’s College. Dopo mi sarei recata nella amata campagna gallurese. Stavo lavorando su un saggio filosofico, che è ancora lì, un po’ bloccato. La pandemia mi ha sorpresa, abbastanza sconvolta, ad ogni modo screpolata. Non è che non ami la solitudine, sempre che sia una scelta. E per scelta vivo da sola. Ma essere costretta in casa mi ha fatto sentire in trappola. Per di più schiava della dittatura tecnologica. Ho cercato di difendermi. Non riesco ancora bene a comprenderne le conseguenze e le implicazioni. Ho sospeso le riflessioni filosofiche pubbliche. Ho trovato rifugio nella poesia. Provando sempre non poca vergogna. Dopo Ingeborg Bachmann, mi ritengo meno di una pulce. Non solo per la poesia”.

Ha trovato rifugio solo nella poesia?

“Anche, non solo. O forse sì? Le mie radici di filosofa della scienza sono riaffiorate con prepotenza. Mi sono chiesta: che sta accadendo? Che scienza ci stanno proponendo? Ma questa è scienza? Chi va sempre in televisione a palarci di Covid? Sono rimasta turbata, angosciata. Lo sono ancora. Ho la fortuna di essere più o meno acculturata e di avere amiche e amici, che credono nella cultura, nella conoscenza, nelle passeggiate, nelle risate, nelle nuotate”.