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100 anni di Chanel N5 … anche nell’arte contemporanea.

By 4 Maggio 2021CRAMUM, Cultura

Domani, 5 maggio 2021, si celebrano due anniversari molto significativi per la Francia.  Il 5 maggio 1821 moriva in esilio Napoleone Bonaparte. Un secolo esatto dopo nasceva invece a Parigi il profumo simbolo stesso della Francia, Chanel N5. Un profumo che rivoluzionò l’idea stessa della donna, essenziale senza fronzoli, in grado di unire praticità ed eleganza. Valori espressi anche nell’ormai iconico packaging squadrato del profumo (solo il tappo del profumo passerà dall’esssere rotondo a essere anch’esso squadrato). Negli anni da simbolo rivoluzionario di emancipazione femminile questo profumo è passato sempre di più ad essere simbolo POP di un consumismo borghese e spesso anche aspirazionale.

 

L’arte contemporanea, che si nutre di simboli e icone, ha ampiamente impiegato e rielaborato Chanel N.5 nei modi più diversi. Dalì, molto legato alla designer francese, dedicò forse la prima opera a questo profumo. Di Gabrielle Chanel addirittura l’artista disse “L’originalità di Chanel era l’opposto di quella mia. Da sempre, io esprimo spudoratamente il mio pensiero, mentre lei, senza nascondersi, non lo mostra, ma lo veste… Il suo corpo e la sua anima sono i migliori abiti della terra”. Anche il grande artista Andy Warhol celebrò nel 1985 questo profumo con la sua opera “Ads: Chanel” in cui la bottiglia è illustrata utilizzando colori minimali, solo per accentuare i contorni della bottiglia e l’etichetta.

Di sapore inverso e quindi quale critica al consumismo si colloca invece una delle più note opere dell’artista cinese Wang Guangyi “Great Criticism: Chanel” dipinta nel 2001. L’opera è un dittico dipinto a olio, raffiguranti due coppie identiche di figure sorridenti in giallo. Queste figure di rivoluzionari, che si rifanno alla propaganda della Rivoluzione Culturale in Cina (1966-1976), tengono in mano una copia del Libro Rosso con le citazioni di Mao. Il testo Chanel campeggia invece al centro superiore contro uno sfondo a strisce rosso-bianco, e il No 5 (del celebre profumo) appare in basso a sinistra. Il dipinto è riconducibile alla serie di opere Grande critica in cui Wang Guangy giustappone le immagini dalla rivoluzione culturale e pubblicità occidentale. Con quest’opera l’artista indaga la ricerca di identità cinese di fronte al passaggio da Comunismo a società di mercato. Wang utilizza i simboli del consumismo occidentali per mettere in discussione i valori su cui si regge la società cinese contemporanea.

Sabino Maria Frassà, 4 maggio 2021