Federico Polloni è tra i 12 finalisti della 7^ edizione del Premio Cramum insieme a Daniela Ardiri, Ludovico Bomben, Yinglu Chen, Federica Cipriani, Cristina Cusani, Alessandro Di Massimo, Luca Marignoni, Miriam Montani , Niccolò Moronato, Antonella Romano, Antonella Romano, Sio Takahashi.
Conosciamo di più il suo lavoro e l’opera candidata in vista della “finale” che si terrà sabato 14 settembre in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il cielo sopra di me e dentro di me che cosa” a cura di Sabino Maria Frassà.
Federico Polloni nasce nel 1991. Originario dei colli Asolani, dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Statale di Treviso, nel 2018 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Venezia col Professor Aldo Grazzi e Carlo Di Raco in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo. Nel 2018 si iscrive alla magistrale sempre all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove studia pittura col Professor Carlo Di Raco. Attualmente vive e lavora a Venezia.
L’artista partecipa come finalista al 7° Premio Cramum con “Creazione”, un imponente dipinto realizzato con vernice spray, inchiostro e foglia oro su tela. Creazione rappresenta la condizione dell’essere umano oggi. L’artista spiega che la sua opera nello specifico è ispirata ad una riflessione di Kant contenuta nella Critica del Giudizio (pp. 332-333): «La frode, la violenza, l’invidia dominano sempre intorno a lui, sebbene egli sia onesto, pacifico e benevolente; e gli onesti,che ancora gli è dato d’incontrare, malgrado tutto il loro diritto d’esser felici, sono sottoposti dalla natura, che non fa tali considerazioni, a tutti i mali della miseria, delle malattie e d’una morte prematura, come gli altri animali della terra e lo rimangono finché un vasto sepolcro li inghiottisce tutti insieme (onesti e disonesti, non importa) e li rigetta, essi che potrebbero credersi lo scopo finale della craezione, nell’abisso del cieco caos della materia, da cui erano usciti».
I Promotori della 7° edizione del premio Cramum sono Fondazione Cure Onlus – patron del premio – il Comune di Varedo e la Fondazione Versiera 1718, rappresentati nella Giuria dall’architetto Isabella Maffeis. Il Premio ha ottenuto il patrocinio di Veneranda Fabbrica del Duomo, Istituto Confucio Università degli Studi di Milano, Studio Museo Francesco Messina. Il Premio ha infine ottenuto il supporto di Ventura Projects ed Enoagriturismo Giacinto Gallina.
Il Comitato scientifico, cuore della giuria del Premio, decreterà il vincitore/la vincitrice del Premio il giorno dell’inaugurazione. Oltre agli artisti fuori concorso fanno parte del Comitato: Ettore Buganza, Cristiana Campanini, Paola Capata, Antonella Cattani, Camilla Delpero, Riccardo Fausone, Maria Fratelli, Federico Giannini, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Isabella Maffeis, Emanuele Magri, Achille Mauri, Fiorella Minervino, Giovanni Monzon, Annapaola Negri-Clementi, Rischa Paterlini, Iolanda Ratti, Fulvia Ramogida, Michela Rizzo, Elisabetta Roncati, Mario Francesco Simeone, Alba Solaro, Caterina Tognon, Francesca Tribó, Lorenzo Uggeri, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti. Al voto non prenderà parte il Direttore del Premio, tranne in caso di pari merito.