Lutto nel mondo dell’arte. Germano Celant è morto oggi a Milano all’età di ottant’anni vittima del coronavirus. Era ricoverato da alcune settimane all’ospedale San Raffaele.
Critico d’artico e curatore si è imposto nel panorama dell’arte a livello internazionale per la lungimiranza e per aver coniato la definizione di “arte povera”. E’ stato così tra i massimi ambasciatori dell’arte contemporanea italiana nel mondo nel dopoguerra. Fondamentale per tutti gli studiosi il suo testo del 1970 Conceptual Art, Arte Povera, Land Art in cui scriveva descriveva l’arte povera come una “nuova dimensione progettuale che mira ad intendere lo spazio dell’immagine, non più come contenitore ma come campo di forze spazio-visuali”. Tra le tantissime mostre curate da Celant ricordiamo quella del 1994 per il Guggenheim di New York “Italian Metamorphosis 1943-1968”.