Fulvio Morella, valtellinese classe 1971, vince il Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023 per la sua arte minimale, inclusiva e multisensoriale. Dal 2015 l’”Alfredo d’Andrade Prize in defense of Cultural Heritages Values” viene conferito ogni anno a prominenti esponenti della cultura italiana in memoria dell’archeologo Khaled al-Asaad, che sacrificò la propria vita per difendere dall’ISIS i tesori archeologici di Palmira. L’”artista del braille”, come è spesso chiamato, riceverà il prestigioso riconoscimento il 7 novembre a Torino presso Il Circolo dei lettori a Palazzo Graneri della Roccia Aalle ore 9:30.
Maria Aprile, Presidente dell’Associazione europea “Alfredo D’Andrade”, spiega il perché dell’assegnazione del Premio a Fulvio Morella: “Come tanti istituzioni ovunque nel mondo – da Cramum, alla Biennale del Libro di Milano, a Gaggenau, all’Istituto dei ciechi di Milano e Roma, al Musée Louis Braille di Parigi – abbiamo sinceramente apprezzato la visione olistica dell’arte promossa da Fulvio Morella secondo cui ognuno di noi «è nello stesso momento limite e infinito». I nostri limiti possono essere superati attraverso la rivoluzione della condivisione, anche nell’arte: le opere del maestro per essere comprese devono essere viste, toccate e vissute dal pubblico che, solo unendo i propri limiti, giungerà a comprenderne il senso finale. In bilico tra concettuale e ironico rebus, l’arte di Morella ha dimostrato che l’inclusività e la multisensorialità possono essere sinonimi di arte, bellezza e armonia. Riconoscendo l’unicità e l’importanza sociale oltre che artistica di tale ricerca, siamo lieti di assegnare a Fulvio Morella il nostro Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023”.
L’”Alfredo d’Andrade Prize in defense of Cultural Heritages Values” – noto più comunemente come Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade – nasce nel 2015 in memoria di Khaled al-Asaad, un archeologo, scrittore siriano, che sacrificò la propria vita in difesa del polo archeologico di Palmira, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1980.
Da allora il Premio è stato assegnato quale tributo alla carriera di artisti, architetti e intellettuali che hanno contribuito allo sviluppo culturale e sociale dell’Italia. Il premio è stato conferito negli anni a: Pinin Brambilla Barcilon (Architetto), Andrea Bruno (Architetto), Michele De Lucchi (Architetto), Aimaro Oreglia d’Isola (Architetto), Paolo Matthiae (Archeologo), Franco Mazzucchelli (Artista), Enrica Pagella (Museologa) e Giulio Paolini (Artista).
Biografia di Fulvio Morella
Fulvio Morella è nato a Grosio nel 1971. E’ noto per esser l’artista che ha portato la tornitura del legno nell’arte contemporanea. Il suo gesto artistico fonde l’arte con il design e l’inclusione sociale. Le sue opere, a prima vista astratte, sono sempre riflessioni sulla limitata percezione della realtà, che si può superare in modo corale, partecipativo e collaborativo. Tale approccio ha raggiunto l’apice con il grande progetto Blind Wood, accostato da molti a una forma di “neo-futurismo” con cui l’artista ha fatto diventare l’alfabeto braille una vera forma d’arte. Ognuno di noi come dice sempre l’artista “è nello stesso momento limitato e infinito”. I nostri limiti possono essere superati solo da un rivoluzionario approccio fatto di condivisione: così le sue opere per essere comprese devono essere viste, toccate e vissute dal pubblico, che solo unendo i propri limiti, capirà il senso finale delle opere. In bilico tra arte concettuale e ironico rebus la sua arte ha dimostrato che l’inclusività e la multisensorialità possono essere sinonimi di arte, bellezza ed armonia. Ed è forse tale elemento che ha portato all’artista così tanto interesse di stampa, collezionismo e pubblico. E ora questo premio.
Il legno è sempre il punto di partenza della sua ricerca artistica, ma non è mai oggetto di mero manierismo. Negli anni ha così accostato a questo materiale di elezione la pietra, i metalli e i tessuti. La creatività non ha per l’artista né forme né confini prestabiliti. L’arte di Fulvio Morella è così la conseguenza di una continua ricerca sulla materia – non solo lignea – e sull’interazione tra la materia e i nostri sensi – non solo la vista. Se le forme geometriche, le curve prive di eccessi e di fronzoli sono i segni distintivi del suo percorso visivo, la ricerca di significato e di comprensione piena della realtà è il comun denominatore di tutte le opere.
L’artista è stato protagonista di numerose mostre, tra cui quattro mostre personali tra Roma e Milano. Selezionato da Cramum quale progetto speciale per il biennio 2023-2024, è presente in numerose collezioni pubbliche e private tra cui quella del Museo Nazionale Francese del Braille “Musée Louis Braille”. Il 18 ottobre gli viene conferito il Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023.