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8° Consiglio – Abbronza la tua fertilità!

By 31 Gennaio 2015Agosto 13th, 2015Salute

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Lo sapevi che per aumentare la fertilità sono fondamentali il sole e la vitamina D che facilitano anche l’assimilazione del calcio?

IN SINTESI: la vitamina D è importante per tutti e non è sufficiente la dieta per mantenere livelli adeguati: infatti il 90% della vitamina D presente nell’organismo viene prodotta in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti (UV). La vitamina D è fondamentale per l’assimilazione del CALCIO e la fertilità (soprattutto quella femminile).

 

LA VITAMINA D AUMENTA LA FERTILITA’

a cura di Paola Panina, in collaborazione con A. Mugione ed A. Sanchez (Ospedale San Raffaele) – Revisione – S.M. Frassà
[blockquote cite=”Paola Panina, Group Leader Reproductive Sciences Lab, San Raffaele di Milano”]“Glad midsommar!” si augurano gli svedesi durante la Festa di Mezza Estate con una tale esuberanza che forse risulta difficile da comprendere per chi non ha mai vissuto i lunghi bui inverni scandinavi. [/blockquote] Button Text Le origini della festa si ritrovano nei riti di fertilità della Svezia pre-cristiana, il cui simbolo rimane anche oggi un palo decorato intorno al quale si danza e si canta (non serve la psicanalisi per capirne il significato).  Nei paesi nordici infatti, nei quali la luminosità varia drammaticamente al variare delle stagioni, la fertilità è diminuita nei bui periodi invernali ed è aumentata nei mesi estivi, con un un picco di nascite in primavera. Questo fenomeno potrebbe dipendere da vari fattori, tra cui le variazioni stagionali dei livelli di vitamina D, una vitamina liposolubile che può essere acquisita dall’organismo con l’esposizione alla luce solare e solo in parte minore attraverso la dieta. Infatti, il 90% della vitamina D presente nell’organismo viene prodotta in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) …

Button Text dal Consiglio sul calcio […] Il calcio, che si assimila anche grazia alla vitamina D, si assim in parte con la dieta ed è presente soprattutto nel latte, nello yogurt, nei formaggi in genere. (Ca 120 mg/100 g di latte o yogurt, Ca 600 mg/100 g dei più comuni formaggi) […]

[pullquote1 align=”center” textColor=”#000000″] Insieme per curare sempre più mamme e bambini [/pullquote1]
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(… continua l’articolo) La funzione della vitamina D è soprattutto quella di promuovere la mineralizzazione delle ossa, favorendo il trasporto attivo del CALCIO. Inoltre, è preziosa nel mantenere un sistema nervoso stabile, un’azione cardiaca e una coagulazione sanguigna normali, poiché tali funzioni sono collegate ad una buona utilizzazione di calcio (e fosforo) da parte dell’organismo.

 Sebbene non esista al momento alcuna chiara evidenza sperimentale che la vitamina D possa potenziare la fertilità di donne sane, essa sembra avere un effetto in donne con patologie che impattano fortemente la fertilità, quali l’endometriosi e la sindrome dell’ovaio policistico.[pullquote2 align=”right” variation=”blue” textColor=”#0a1f8a” citeLink=”https://amanutricresci.com/2-consiglio-dieta-per-la-fertilita-uomo/”]La supplementazione con vitamina D potrebbe essere utile per gli uomini, tuttavia i potenziali benefici della supplementazione con vitamina D sui livelli di androgeni nei maschi richiedono studi più approfonditi.[/pullquote2]

  1. ENDOMETRIOSI: l’endometriosi è una patologia causata dalla crescita extrauterina di tessuto endometriale (il rivestimento interno dell’utero), che dà origine alla formazione di cisti, noduli, aderenze associate allo sviluppo di una intensa reazione infiammatoria.  Secondo le stime ufficiali delle Nazioni Unite, l’endometriosi colpisce in Europa circa un donna su dieci (più o meno 14 milioni) in età fertile. Nel 50% dei casi le donne affette da endometriosi hanno un’età compresa tra i 29 e i 39 anni.  In Italia i casi verificati sono circa tre milioni ma, se si considerano anche le forme più lievi questo dato diventa decisamente superiore. Di queste, il 2-22% non ne risentirebbe in modo significativo, il 40-60% presenterebbe dismenorrea (dolore) durante il flusso mestruale e dolore pelvico intermestruale, il 30-40% si troverebbe in una condizione di infertilità. Solide osservazioni derivate da studi sperimentali condotti in topoline con endometriosi hanno dimostrato che il trattamento con vitamina D è efficace nella riduzione delle lesioni endometriosiche e dell’infiammazione associata. I risultati di questi studi preliminari rappresentano un solido razionale per studi clinici volti a valutare l’efficacia che il trattamento di pazienti endometriosiche con vitamina D può avere sullo sviluppo dell’endometriosi e sulla infertilità ad essa associata.
  2. OVAIO POLICISTICO: la sindrome dell’ovaio policistico è il più frequente disturbo ormonale delle donne  in età riproduttiva ed anche il più incompreso. In queste donne, l’aumento dei livelli circolanti di vitamina D è associato ad un corrispondente aumento dei livelli ormonali: il 67-85% delle donne con ovaio policistico presentano una carenza di vitamina D ( <20 ng/m). Pertanto un deficit di vitamina D potrebbe rappresentare un marcatore di infertilità in queste pazienti. Proprio la carenza di vitamina D peggiora i sintomi dell’ovaio policistico, tra cui l’infertilità. Sembra quindi esserci un potenziale beneficio della supplementazione di vitamina D in donne affette da ovaio policistico, non ancora però convalidato da definitivi  studi scientifici.  Button Text

Ad oggi, sono ancora insufficienti i dati disponibili per una accurata valutazione degli effetti della vitamina D in donne che si sottopongono a trattamenti di procreazione medicalmente assistita. E’ importante sottolineare che in casi di infertilità, non è realistico aspettarsi un drastico miglioramento della capacità riproduttiva con la sola assunzione di vitamina D. Tuttavia, poiché la supplementazione con vitamina D non presenta effetti tossici e non è costosa, può essere certamente considerata per migliorare la capacità riproduttiva femminile!

In conclusione, l’esposizione ai raggi del sole, anche se non da sola, potrebbe favorire la fertilità. Sono sufficienti 10-15 minuti di esposizione solare due-tre volte alla settimana per garantire la quantità di vitamina D necessaria all’organismo per svolgere le normali funzioni del metabolismo dell’osso, del sistema nervoso e della funzione cardio-circolatoria. Tuttavia per sostenere la fertilità, sarà poi compito del medico, sulla base dei casi singoli, prescrivere una eventuale supplementazione con vitamina D.

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Certezze

La fertilità si riduce in seguito a scarsa esposizione al sole, e bassi livelli di vitamina D sono stati associati a disregolazione degli ormoni della fertilità. Il trattamento con vitamina D non presenta tossicità e ha un costo contenuto.

Falsi miti
Non ci sono evidenze cliniche che, in casi di infertilità, la sola somministrazione di vitamina D possa migliorare la capacità riproduttiva.

Ricerca
La ricerca corrente è concentrata su grandi studi clinici con l’obiettivo di definire quali siano i livelli ottimali di vitamina D e l’effetto sulla fertilità della supplementazione di vitamina D.