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6° Consiglio – MENO ALCOOL, PIU’ FIGLI!

By 27 Gennaio 2015Agosto 13th, 2015Salute

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QUANTO POSSONO BERE I FUTURI MAMMA E PAPA’?

  • [pullquote2 align=”right” variation=”slategrey” textColor=”#1f3b24″]Leggi tutti i consigli sulla nutrizione e gli stile di vita, che ti aiuteranno ad avere un figlio – LINK [/pullquote2] PRIMA DELLA GRAVIDANZA (UOMO E DONNA): NON SI PUO’ ECCEDERE (PIU’ DI 4 – 6 BICCHIERI ALLA SETTIMANA) E, SE SI BEVE, BISOGNA COMUNQUE PREFERIRE IL VINO AI SUPERALCOLICI. ANCORA DA VERIFICARE LE CONSEGUENZE ED I PROBLEMI DI UN MODERATO CONSUMO DI ALCOLICI (DA 1 A 4 BICCHIERI). FA RIFLETTERE PERO’ CHE IL DIPARTIMENTO PER LA SALUTE AMERICANO CONSIGLI ALLE DONNE, CHE STANNO CERCANDO DI AVERE UN FIGLIO, DI NON BERE DEL TUTTO.
  •  IN GRAVIDANZA NON SI PUO’ BERE  (PERICOLOSISSIMO NEI PRIMI MESI!)

Alcool e fertilità è un tema approfondito dalla squadra del San Martino di Genova Martina Di Luca, Umberto Leone Roberti Maggiore, Simone Ferrero, Pier Luigi Venturini, Paola Anserinie dal Direttore di “ama nutri cresci” S.M. Frassà

Revisione –  Frassà, Viganò

Le risposte degli esperti alle domande più frequenti:

  1. QUANTO BEVONO GLI ITALIANI?
  2. BERE ALCOOLICI RIDUCE LE POSSIBILITA’ DI CONCEPIRE?
  3. PERCHÉ IL CONSUMO DI ALCOLICI RIDUCE LA FERTILITÀ?
  4. PERCHÉ E’ COSI’ PERICOLOSO BERE IN GRAVIDANZA?
  5. COME MAI E’ COSI’ DIFFICILE STUDIARE IL CONSUMO DI ALCOOLICI?

 

1. QUANTO BEVONO GLI ITALIANI?

L’Italia è il 2° produttore al mondo di vino e molti italiani consumano alcolici, la maggior parte di loro in modo moderato (da 1 a 4 bicchieri a settimana). Secondo i dati dell’Istat nel 2011 il 66,9% della popolazione con più di 14 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno; il 20% degli italiani beve abitualmente. Negli ultimi 10 anni sono aumentati però comportamenti pericolosi, soprattutto tra le fasce di popolazione in età fertile (18-30 anni): aumenta infatti la quota di quanti dichiarano di bere alcolici fuori dai pasti, soprattutto tra i giovanissimi (19%); inoltre si beve meno vino, a favore di superalcolici. Dal momento che l’eccesso di alcoolici è un nemico della fertilità dell’uomo e della donna, è importante dare delle chiare indicazioni ai futuri mamma e papà sulle evidenze scientifiche al riguardo.

 

2. BERE ALCOOLICI RIDUCE LE POSSIBILITA’ DI AVERE FIGLI?

L’eccesso di alcoolici (più di 4-6 bicchieri di vino alla settimana) è un nemico della fertilità dell’uomo e della donna: studi sugli animali e sull’uomo hanno dimostrato alterazioni della funzione sessuale, capaci di ridurre significativamente le potenzialità riproduttive di un individuo.

Ne consegue che:

  • raddoppia il tempo necessario ad ottenere il concepimento spontaneo per le coppie in cui uno dei due individui sia un forte consumatore di alcool.
  • peggiorano i risultati delle metodiche di fecondazione assistita. Uno studio dell’Università di Harvard del 2009 mostrava infatti che nelle coppie che devono più di 6 bicchieri di alcolici alla settimana, i trattamenti di PMA erano meno efficaci di circa il 18% (18% se a bere erano entrambi i partner o la donna, il 14% se a bere era solo il padre).
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3. PERCHÉ IL CONSUMO DI ALCOLICI RIDUCE LA FERTILITÀ?

Nell’uomo: riduzione della libido, alterazioni dell’assetto ormonale fino a fenomeni di femminilizzazione e riduzione della qualità del liquido seminale in termini di morfologia, vitalità, motilità e quantità degli spermatozoi.

Nella donna:  alterazioni del ciclo mestruale, alterazioni dell’assetto ormonale fino alla soppressione della follicologenesi con conseguente aumento dei cicli anovulatori.

I meccanismi di danno ipotizzati sono l’aumento dello stress ossidativo,una tossicità diretta contro le cellule di Leydig del testicolo nel maschio ed una modificazione della biotrasformazione a livello epatico e periferico degli ormoni sessuali, con una riduzione del testosterone negli uomini ed un aumento degli estrogeni circolanti con conseguente riduzione dell’FSH (ormone follicolo-stimolante) nella donna

 

4. PERCHE’ E’ COSI’ PERICOLOSO BERE ANCHE IN GRAVIDANZA?

L’alcool è un noto teratogeno capace di danneggiare lo sviluppo fetale e comportare a lungo termine disturbi cognitivi, neurologici e comportamentali fino al quadro della sindrome alcolica fetale. Inoltre un’esposizione prenatale significativa all’alcool può anche condizionare la fertilità della prole causando un’alterazione dello sviluppo delle cellule di Sertoli del testicolo peggiorando la qualità del liquido seminale ed aumentando il rischio di criptorchidismo. Questi aspetti assumono particolare rilevanza se pensiamo che la massima sensibilità del feto al danno dovuto all’alcool si realizza nelle prime settimane di gravidanza, periodo in cui la donna potrebbe ancora non essere consapevole del suo stato.

 

SI SA, NON SI SA

–         Si sa : un elevato consumo di alcool riduce la fertilità maschile e femminile sia spontanea che con tecniche di riproduzione assistita (Klonoff-Cohen H et al., 2003; Muthusami KR et al., 2005;Olsen J t al., 1997;) In ogni caso mai bere superalcolici!

–         Non si sa : se e quale sia l’effetto sulla fertilità del consumo moderato di alcolici. A questo proposito infatti sono presenti risultati contrastanti: numerosi studi non hanno dimostrato un effetto dannoso del moderato consumo di alcolici sulla fertilità (Curtis KM et al1997;.Juhl M et al 2001), mentre in altri casi è stata riportata un’associazione, sempre dose dipendente, anche tra moderato consumo di alcolici ed infertilità di coppia (Hakim RB et al., 1998;Jensen TK et al., 1998;). Alcuni studi, da verificare, correlano invece l’effetto di sostanze (soprattutto il Resveratrol) contenute nel vino (mai superalcolici), alla riduzione dell’infertilità, essendo antiossidanti (Juhl M et al., 2003 – studio epidemiologico sull’uomo | Liu M. et al., 2013 – modello animale).

 

5. COME MAI E’ COSI’ DIFFICILE STUDIARE IL CONSUMO DI ALCOOLICI?

La valutazione dell’impatto dell’alcool sulla fertilità e sulla salute in genere presenta alcune difficoltà. In primo luogo, nei diversi studi, compaiono differenti unità di misura della quantità di alcool consumata non necessariamente sovrapponibili e confrontabili tra loro (grammi di alcool contenuti in una determinata bevanda, bicchieri, grammi per kg di peso del soggetto esaminato, unità di alcool consumate ecc.. ), in secondo luogo, non sempre è riportata la tipologia di alcolico studiata (birra, vino, superalcolici) ed infine i dati relativi al consumo vengono esclusivamente riportati dai soggetti studiati tramite questionario e non verificati con dosaggi o marker biochimici.

Indicativamente, comunque, nella maggioranza degli studi, il consumo di alcolici viene considerato elevato se superiore a 7-10 “drink” oppure a 140 gr alla settimana mentre viene definito basso un consumo inferiore a 5 “drink” o 50 gr alla settimana.

Martina Di Luca, Umberto Leone Roberti Maggiore, Simone Ferrero, Pier Luigi Venturini, Paola Anserini
Revisione –  Frassà, Viganò