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In via Gluck la presentazione del libro “ORIZZONTI A PARTE” dedicato al vincitore cramum 2014 Paolo Peroni

By 10 Aprile 2017CRAMUM

In via Gluck mercoledì 12 aprile continuano gli incontri “C’è vita intorno ai binari” dell’Associazione FAS che insieme al Comune di Milano, allo Studio Museo Francesco Messina e a CRAMUM presentano il libro “ORIZZONTI A PARTE – da Torino a Milano passando da via Gluck”. Il libro fa parte della collana “La scultura e i suoi temi” ed è dedicato all’ultima mostra di Paolo Peroni (vincitore premio cramum 2014) curata da Sabino Maria Frassà allo Studio Museo Francesco Messina. Il libro e la mostra partono da un’analisi critica dello sviluppo della città e della periferia milanese per poi comprendere come sia possibile assimilare e interiorizzare tale (inevitabile?) crescita, perché come spiega il curatore Frassà “il brutto di oggi potrà essere il bello di domani?”.
[fblike action=”like” font=”lucida+grande” colorscheme=”light”][margin10] Leggi a questo link alcuni estratti dal libro

Sarà così anche per Via Gluck e i Magazzini? Se ne discuterà mercoledì 12 aprile 2017 ore 18:30 al Centro Socio Ricreativo Culturale di via Sammartini 71/73, alle spalle di via Gluck. Interverranno:
 Riguardo all’evento:
“L’incontro con CRAMUM ha aperto molte possibilità di collaborazione per ridare vita al quartiere, in particolare nell’area dei Magazzini Raccordati che dopo l’exploit del Fuorisalone rischia di ripiombare nel silenzio. Quindi abbiamo accolto molto volentieri questo evento che ci vede organizzatori, ma anche volano per la nascita di un nuovo distretto culturale a Milano” dice Donatella Ronchi dell’Associazione FAS.

 

Sabino Maria  Frassà, che ha curato la mostra “Orizzonti a parte”, riflette così su città e periferia: “Come cantava Celentano già 50 anni fa in Il ragazzo della via Gluck <<non so perché continuano a costruire le case e non lasciano l’erba>> . Il problema è che via Gluck oggi è città e il nuovo territorio peri-urbano si estende ormai senza interruzione da Milano fino a Torino. L’uomo contemporaneo sembra spesso sprofondare nella città che lui stesso ha creato per vivere meglio. All’arte, alla cultura e soprattutto all’impegno consapevole di ciascuno di noi e delle associazioni sul territorio l’onere e la grande possibilità di invertire tale processo lavorando per una città inclusiva e non esclusiva”.

 

Paolo Peroni, artista vincitore del Premio cramum 2014, è l’artista autore della mostra che ha preso spunto dallo sviluppo urbano e da via Gluck, spiega così la sua idea di città come limite: “Anche nella città ognuno deve cercare orizzonti sempre nuovi. Per farlo bisogna sapersi ascoltare e conoscere per sapere poi vedere e trasformare il mondo che ci circonda. Gli unici limiti non saranno edifici o palazzi, ma saranno quindi quelli che ognuno si vorrà dare o non saprà abbattere.” Nella foto insieme all’opera principale della mostra “Orizzonti a Parte” intitolata “Correre come merda nei tubi”.
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