
L’artista milanese Emilio Tadini, scomparso nel 2002 è protagonista della nuova mostra “Tra Archeologia e Metafisica” promossa da Galleria Gracis nei suoi spazi in Piazza Castello 16 (Milano). Emilio Tadini, artista e scrittore poliedrico, ha esplorato una vasta gamma di tematiche durante la sua carriera, spesso raggruppate in cicli, con l’obiettivo costante di narrare la realtà contemporanea. La mostra si concentrerà sul ciclo di opere intitolato “Archeologia e Archeologia con de Chirico”, realizzato da Tadini nei primissimi anni ’70. Queste opere mostrano la sua affascinazione per le atmosfere metafisiche e per l’opera del maestro Giorgio de Chirico, che diventa uno dei fili conduttori del suo percorso artistico.
Fino al 9 luglio in mostra sono esposte anche le maschere che hanno ispirato le opere di Tadini, gentilmente prestate dalla Casa Museo Spazio Tadini di Milano.
Le opere di Tadini si caratterizzano per una pittura fiabesca, di chiara matrice surrealista, che evolve verso una sintesi più leggera e ideale grazie all’adozione della chiave di lettura metafisica. Lo spazio diventa evanescente e multidimensionale, concentrando in sé differenti istanti contemporaneamente. Nelle sue opere i personaggi agiscono in contesti allusivi e ironici, privi di volto e quindi impenetrabili psicologicamente. Tutto diventa ambiguo e aperto a molteplici interpretazioni, invitando lo spettatore a decodificare la narrazione.
Per maggiori informazioni: gracis@gracis.com