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Speciale Sport – Sono incinta: posso fare sport?

By 1 Agosto 2015Aprile 3rd, 2017Salute
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Sono incinta, posso fare sport?
Posso fare qualsiasi tipo di sport?
Quanta attività fisica posso fare?

Il parere dell’esperto, dott. Simonetto, Ospedale San Raffaele.
Supervisione Speciali di “ama nutri cresci”, Prof.sa I. Cetin, Ospedale L. Sacco | S.M. Frassà, Fondazione Giorgio Pardi.
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[pullquote2 align=”right” textColor=”#000000″]FALSI MITI: La letteratura scientifica ha ormai escluso i principali timori riguardanti l’attività fisica in gravidanza: ipertermia materna, ridotto sviluppo placentare e parto prematur. Al contrario l’esercizio fisico, se correttamente prescritto e praticato, ha dei rischi minimi e dei vantaggi sicuri per la maggioranza delle donne. Fanno invece eccezione alcuni casi (patologie cardiache/polmonari gravi, aborti ripetuti, minaccia di parto prematuro, dilatazione del collo dell’utero, gravidanza multipla) in cui l’attività fisica è sconsigliata.
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pamelaNella foto di copertina una delle nostre mamme – Pamela, la mamma bellerina: leggi la sua storia

Negli ultimi anni i molti cambiamenti socio-culturali hanno sicuramente modificato lo “status” della donna in gravidanza, non considerandola più una condizione patologica ma uno stato fisiologico di relativa normalità.
Dal concepimento al parto, la mamma e il feto vanno incontro ad una serie di cambiamenti anatomici, fisiologici e metabolici, creando un unicum funzionale in stretto equilibrio ed una qualsiasi attività fisica, leggera o impegnativa, può condizionare questo equilibrio. Per anni si è discussso quindi sull’importanza o meno dell’attività fisica in gravidanza.

 

Sono incinta, posso fare sport?
La nostra risposta è si, si può fare!

I vantaggi principali di una corretta attività fisica svolta durante la gravidanza sono rappresentati da:
– controllo del peso corporeo
– incremento del tono muscolare
– miglior controllo della postura
– maggiore efficienza cardio-respiratoria
– vantaggi ormonali (soprattutto liberazione di endorfine)
– minor incidenza di lombalgie
– preparazione del perineo al parto e prevenzione di prolassi ed incontinenza
– facilitato recupero e diminuita depressione post-parto

 

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Posso fare qualsiasi tipo di sport?
No.

Nel gennaio 2002 l’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) ha pubblicato delle raccomandazioni e linee guida per l’esercizio durante la gravidanza ed il periodo postparto.
Nel definire i limiti di sicurezza per una gravidanza a decorso fisiologico, è importante considerare il livello di pratica sportiva precedente allo stato gravidico, la tendenza individuale a sviluppare ipoglicemia o disidratazione, nonché il contesto ambientale nel quale viene effettuata l’attività fisica. Importanti infatti, per non determinare alterazioni della termoregolazione, sono i parametri relativi a temperatura ed condizioni di umidità.
Sono certamente da evitare: tutti gli sport anaerobici, l’attività agonistica in generale, gli sforzi in alta quota e le immersioni; così pure gli sport di contatto o che possono arrecare traumi,.
E consentito, oltre che opportuno, praticare: podismo, corsa leggera (se sufficientemente allenate), nuoto, ciclismo (o comunque uscite in bicicletta) o attività fisiche equivalenti; Tali attività vanno svolte nel rigoroso rispetto di un livello di intensità dello sforzo mantenuto in ambito aerobico.
Egualmente possibile ed utile è un programma di tonificazione muscolare correttamente prescritto e condotto. Attività quali pilates o yoga concorrono ad un positivo controllo della postura e delle tensioni muscolari e rappresentano un sicuro modello di praticabilità anche nelle settimane di avvicinamento al parto.

 

Quanta attività fisica posso fare?

E’ bene, in ogni caso, attenersi ad alcuni criteri di ordine generale: la frequenza delle sedute di attività fisica strutturata può essere dalle 3 alle 5 volte a settimana, con varie sessioni di durata breve e ad intensità lieve-moderata, mai tale da indurre uno stato di importante affaticamento. Occorre prestare attenzione alle tensioni muscolo-fasciali troppo intense, in quanto in gravidanza i legamenti tendono a rilassarsi. Importante è un corretto reintegro idrico, astenendosi dall’attività fisica nei periodi di caldo intenso e prevedendo una dieta con adeguato apporto di frutta e verdura.

Vedi il profilo di Luigi Simonetto