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Salvò 8.000 ebrei inventando una finta epidemia di tifo. 10 anni fa moriva Eugene Lazowski.

By 6 Gennaio 2018Febbraio 3rd, 2018Cultura, Salute
[fblike font=”lucida+grande” colorscheme=”light”][margin10] Oggi vogliamo ricordare la storia di un grande medico e uomo, Eugene Lazowski, scomparso 10 anni fa, che salvò dalla deportazione migliaia di vite in Polonia durante la seconda guerra mondiale.

False-colour transmission electron micrograph (TEM) of Salmonella typhi, a gram-negative, flagellate bacterium, which is the causative agent of typhoid fever in humans. The bacteria are transmitted through food or drinking water contaminated by the faeces or urine of patients with typhoid, or through other carriers. Typhoid fever is an infection of the digestive system, causing high fever, rash, chills & sweating. A severe attack includes inflammation of the spleen & bones, delirium & erosion of the intestinal wall leading to haemorrhage. Magnification: x2450 at 6x7cm size.

Bacillo di Eberth che causa la febbre tifoidea

Il 16 dicembre 2006 moriva infatti Eugene Lazowski, medico polacco che insieme al collega Matulewicz si inventò un’epidemia di tifo e riuscì così  a salvare oltre 8.000 persone (la maggior parte ebrei) durante la 2° guerra mondiale.  

Per far ciò dal 1942 utilizzo l’espediente di somministrare un particolare vaccino – di “batteri morti” – a pazienti sani così che risultassero falsi positivi ai test di controllo. Il tifo è altamente contagioso e le truppe naziste in Polonia erano molto preoccupate di essere contagiate. Dal momento che i nazisti avrebbero sommariamente ucciso gli ebrei contagiati, il dottor Lazowski insieme al collega Dr. Matulewicz, iniettò il “falso vaccino” anche a 12 villaggi limitrofi vicino a Rozwadów (oggi Stalowa Wola), così da dover mettere in quarantena non un singolo ghetto, ma un’intera area. In questo modo il dottor Lazowski salvò migliaia di persone – non soltanto ebrei – dalla deportazione: molti furono i polacchi non ebrei deportati in campi di prigionia e lavoro durante l’occupazione nazista.

Eugene Lazowski @Wikipedia Commons

Eugene Lazowski @Wikipedia Commons

Alla fine del 1943 la Gestapo inviò un’ispezione, sospettando l’imbroglio: del resto all’interno dei villaggi le persone stavano bene. Il Dottor Lazowski radunò in un unico punto di controllo le persone anziane e che stavano male o con pidocchi. I giovani medici inviati dalla Gestapo, timorosi di esser contagiati controllarono velocemente e confermarono infine il persistere dell’epidemia di tifo.

Nel 1958 il dottor Lazowski emigrò negli USA per diventare professore di Pediatria  all’Università dell’Illinois. Visse in America fino alla morte, tornando solo una volta in Polonia nel 2000 dopo aver pubblicato un’autobiografia nel 1993, intitolata “The Privare War”.

 

Sabino Maria Frassà per Ama Nutri Cresci

27 gennaio 2018