Cramum sostiene per l’ottava volta l’asta Scusate il disturbo, ideata da Paolo Colonna per sostenere Il Volo. L’asta che include anche molte opere d’arte, design ed esperienze ha l’obiettivo di supportare il lavoro de Il Volo Onlus per la salute mentale. Il Volo Onlus è infatti impegnato da anni nelle attività di inserimento lavorativo a favore dei propri ospiti della comunità di Villa Ratti. E’ possibile partecipare all’asta anche in modalità online: https://ilvolo.bidinside.com/it/auc/4/scusate-il-disturbo-2024/1/ L’appuntamento in presenza è invece per martedì 14 maggio presso la Fondazione Istituto dei ciechi di Milano, via vivaio 7.
Sabino Maria Frassà, Direttore Creativo di Cramum, ha voluto selezionare quale contributo di Cramum due opere che raccontano la possibilità di andare oltre i limiti: “Oculus” di Fulvio Morella e “Radici nel deserto” di Giulia Nelli.
Giulia Nelli, nata nel 1992, è un’artista nota per la realizzazione di grandi installazione a partire dai collant. L’uso dei materiali tessili (i collant) le consente di esaltare il ruolo del gesto e della manualità , mettendola in contatto diretto con la materia. Il tessuto dei collant viene smembrato, secondo una tecnica di rottura e di scomposizione cara all’arte contemporanea, e ricondotto all’elemento basilare, il filo, che viene lavorato per costruire nuovi equilibri e armonie. Fare, disfare, annodare e riannodare è la storia e l’immagine della vita, è l’abilità che permette alle donne delle mitologie di tutte le popolazioni antiche di ricongiungere in un’unica trama emozioni, parole e silenzi, storie e legami, memorie e speranze per il futuro. Nominata tra i 9 Artisti in Evidenza del Premio Cramum 2019, risulta vincitrice dello stesso nell’edizione 2022. E’ risultata finalista al concorso Humans 2018 Miniartextil a cura dell’associazione Arte&Arte (Como, Montrouge, Busto Arsizio e Caundry), al Premio Morlotti-Imbersago 2018 e 2021 (Imbersago e Museo della Permanente di Milano) e all’Art Prize CBM 2017/2018 (Torino e Praga).
La ricerca artistica di Fulvio Morella è incentrata sul tatto e sulla creazione di opere multisensoriali e inclusive. L’artista ricorda spesso che “con le mani non solo fai, ma conosci il Mondo”. La relazione tra vista e realtà porta l’artista ad approfondire lo studio del braille, un linguaggio inventato 200 anni fa da Louis Braille – rimasto cieco da bambino – che permette ancora oggi alle persone ipovedenti di scrivere, oltre che di leggere. Grazie anche all’UNESCO, il sistema Braille è oggi universale e impiegato per 133 lingue. La mostra donata dell’artista per l’asta è “Oculus”, che nasce come tributo all’eterno genio umano che spesso riaffiora nella Storia dell’umanità, come accaduto anche nella Città Eterna. Con la vista e con il tatto l’opera racconta il Pantheon, che da millenni ci mette in contatto con il cielo. Ciò che rende unico questo monumento è l’oculus di 9 metri al centro della volta: non solo è l’unica fonte di luce, ma costituisce anche un accurato calendario e strumento astronomico. Nelle diverse stagioni i raggi del sole raggiungono specifiche porzioni dell’edificio, tracciando gli equinozi e i solstizi. Inoltre, la volta riproduce un sistema eliocentrico dove il sole è costituito proprio dall’oculus centrale; il motivo a cassettoni, disposti secondo cinque cerchi concentrici, rappresenta i pianeti allora conosciuti e visibili (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno).