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La difficoltà di comunicare protagonista del Premio cramum 2016

By 25 Marzo 2016Aprile 28th, 2016Salute
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A CHI PARLA L’ARTE CONTEMPORANEA?
Mostra a cura di Sabino Maria Frassà
Palazzo Isimbardi di Milano
10 maggio 2016 – inaugurazione aperta al pubblico dalle 17:30
11-20 maggio (da lunedì a venerdì) ingresso libero 10:00 – 18:00

In copertina “Nuove formazioni (Madre-Figlia)” di Francesca Piovesan, 2016

Emilio Isgrò, Ancora Istanbul, 2010

Emilio Isgrò, Ancora Istanbul, 2010

Per la 4° edizione del premio cramum, per giovani artisti, la Fondazione Giorgio Pardi insieme all’Associazione cramum presentano la mostra A CHI PARLA L’ARTE CONTEMPORANEA? curata da Sabino Maria Frassà (a Palazzo Isimbardi dal 10 al 20 maggio). Tema dell’anno è il rapporto cultura-pubblico, giovani e società, tra chi parla e chi ascolta.

Particolarità del progetto è come ogni anno mettere al fianco dei 10 giovani finalisti del premio cramum, 10 artisti di fama internazionale: Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Andi Kacziba, Lin Ylin, Urs Luthi, Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni, Francesca Piovesan.

I 10 giovani finalisti della 4°edizione del premio cramum sono invece: Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino, Kwanghoo Han.

Grazie alla collaborazione con SKIRA, il 10 maggio verrà presentato anche il libro “A chi parla l’arte contemporanea?” a cura di Sabino Maria Frassà. Alla domanda rispondono non solo le opere in mostra, ma critici, filosofi e accademici, tra cui Nicla Vassallo, Ambra Solaro, Angela Madesani, Katie Hill, Nushin Elahi.

Urs Lütt, Lüthi weint auch für Sie, 1970

Urs Lütt, Lüthi weint auch für Sie, 1970

Sabino Maria Frassà, curatore della mostra e direttore del 4° premio cramum spiega così l’edizione 2016: “Sono giorni in cui emerge chiaro il disagio dei giovani che si manifesta in una forte crisi di identità e nella difficoltà di crescere, comunicare ed essere capiti da/in un Mondo sempre più fluido e complesso. Diventa ancora più difficile comunicare ed essere capiti se si parla di e con l’arte contemporanea. Le 25 opere in mostra in “A chi parla l’arte contemporanea?” raccontano proprio questa difficoltà, ma raccontano anche l’estrema voglia di raccontarsi degli artisti (non solo di quelli giovani). Il premio cramum cerca così di dare voce ai migliori giovani artisti in Italia, a prescindere dalla loro provenienza”.

Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione tra l’associazione cramum, la Fondazione Giorgio Pardi e Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Ludwig Muzeum di Budapest, Edicola Italiana, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Studio Museo Francesco Messina, Consolato Generale di Germania, Goethe Institute, Consolato Generale di Svizzera a Milano e Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.

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