
Il 29 maggio nello storico Palazzo Budini Gattai una rosa bianca e oro di Carla Tolomeo, custodita nel nuovo forno Expressive di Gaggenau, è il punto di partenza per una mostra che svela la potenza trasformativa della lentezza e della bellezza nella seconda tappa del progetto FORMAE
UN FIORE NEL FORNO: “NATURA LENTE” DI CARLA TOLOMEO CELEBRA L’ETERNA PRIMAVERA DI FIRENZE
Firenze, 10 maggio 2025 – Un fiore bianco e oro sboccia nel cuore di un forno. Questo gesto poetico e visionario è il centro simbolico di Natura Lente, l’installazione site-specific di Carla Tolomeo, a cura di Sabino Maria Frassà, in mostra il 29 maggio tra le stanze private di Palazzo Budini Gattai, aperte eccezionalmente al pubblico per un solo giorno grazie al brand del design di lusso Gaggenau. L’opera è infatti parte della mostra NATURA LENTE promossa da Gaggenau in collaborazione con CRAMUM e Italy Sotheby’s International Realty, che con il viaggio FORMAEporte nei più affascinanti palazzi italiani la metamorfosi della materia in forma, pensiero e bellezza.
Natura Lente è un invito a riscoprire con la bellezza dell’architettura dell’arte e del design il valore trasformativo della lentezza: un elogio poetico e rinascimentale al tempo “necessario alla creazione” di forma e bellezza. Il titolo della mostra dialoga idealmente con il motto mediceo Festina Lente — affrettati lentamente — suggerendo un equilibrio tra slancio creativo e contemplazione, tra natura e cultura. Un concetto che prende forma nelle grandiose sculture tessili di Carla Tolomeo, artista visionaria insignita del Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade nel 2024, la cui sensibilità affonda le radici nella cultura rinascimentale e nell’eredità figurativa di Botticelli.
La mostra presenta il nuovo forno Expressive di Gaggenau che per l’occasione diventa opera d’arte. “Il forno custodisce la rosa di Carla Tolomeo come un seme di bellezza in attesa, un gesto silenzioso di pazienza creativa,” spiega Sabino Maria Frassà. “Il forno, oggetto alchemico, è il luogo in cui il tempo lavora con calma, trasformando ciò che è grezzo in forma piena.”
TRA CLORI E FLORA, IL POTERE TRASFORMATIVO DELLA LENTEZZA
Aspettando la Primavera, installazione cardine del percorso espositivo, incarna la metafora della fioritura come passaggio simbolico dalla potenza alla forma, evocando il mito di Clori che, fecondata dal vento, si trasforma nella dea Flora. “Come la ninfa dei boschi si trasfigura in giardino, così la natura prende nelle mani di Carla Tolomeo ordine, si fa bellezza, abbondanza,” scrive Frassà.
Il vento, “forza invisibile ma essenziale”, attraversa lo spazio e diventa il filo conduttore della mostra. Soffia sulle foglie, sospinge le forme, richiama le vele del motto mediceo Festina Lente. Due simboli — la tartaruga e la vela — che si fondono nel messaggio rinascimentale di equilibrio tra slancio e contemplazione.
“Muoversi lentamente non significa restare fermi, ma procedere con intenzione, profondità e visione.”
Il percorso espositivo si articola in tre ambienti: si parte dalla Sedia di Tartarughe, trono scultoreo della riflessione e della quiete; si giunge alla rosa dorata, simbolo di attesa e metamorfosi; infine si accede alla Foresta Nera, evocazione della terra natale di Gaggenau, in cui i rami dell’Albero della Vita si protendono verso l’esterno come arterie del tempo, suggerendo che il tempo non termina, ma continua a generare fioriture.
“Con Natura Lente, Carla Tolomeo ci invita a una nuova ecologia dello sguardo e del tempo,” continua Frassà. “In un mondo che corre, le sue opere insegnano a rallentare, osservare, trasformare ogni gesto quotidiano in un atto poetico.”
UNA FAVOLA A OCCHI APERTI
“La mia arte è una favola a occhi aperti, un rifugio emotivo e intimo, che condivido con gli altri. Creo bellissimi luoghi per accarezzarsi l’anima,” racconta Carla Tolomeo, che costruisce in Natura Lente una narrazione fatta di silenzio, artigianalità, mito e forma. Il suo linguaggio visivo è colto ma accessibile, radicato nella cultura rinascimentale eppure pienamente contemporaneo.
“Le opere di Carla Tolomeo ci invitano a esplorare in profondità il concetto di casa come rifugio di bellezza e ideale hortus conclusus dove rigenerarci, coltivare le capacità d’introspezione e fare fiore una nuova consapevolezza del nostro legame con l’ambiente che ci circonda,” afferma Mistral Accorsi, Product & Brand Communication Manager Gaggenau.
In questo scenario, anche l’elemento tecnologico si fa linguaggio e non semplice funzione: un gesto scultoreo che partecipa alla narrazione come cuore simbolico e silenzioso del processo creativo.
FIRENZE COME PRIMAVERA INFINITA
Nel cuore della città simbolo del Rinascimento, Natura Lente è un elogio alla lentezza come forma di pensiero, di bellezza e di vita. In un mondo che corre, Carla Tolomeo ci insegna a fermarci, ad ascoltare, a trasformare il tempo in visione.
Tra Botticelli e Aristotele, tra Flora e la tartaruga, Natura Lente è una celebrazione della forma che fiorisce nel tempo, della materia che si fa respiro, dell’arte come atto etico e necessario.