
Gaggenau e Cramum presentano Cosmogonie, la prima mostra personale a Milano del giovane enfant prodige Lorenzo Gnata
Gaggenau e Cramum inaugurano Cosmogonie, la prima personale milanese di Lorenzo Gnata, giovane talento emergente selezionato dal curatore e direttore creativo Sabino Maria Frassà. Con una straordinaria capacità di fondere tecnica ed espressività, tecnologia e natura, luce e ombra, Gnata trasforma il disegno in una scultura nello spazio, dando vita a un universo visivo innovativo e immersivo.
Cosmogonie è un viaggio estetico e concettuale che esplora l’incontro tra arte e design, un dialogo incessante tra forma e materia, in cui l’innovazione tecnologica si intreccia con una ricerca artistica di profonda intensità. Dal 25 febbraio al 17 luglio 2025, il pubblico sarà invitato a immergersi nei mondi visionari di Gnata, classe 1997, attraverso un percorso che riflette sulla complessa relazione tra essere umano, tecnica e futuro.
In questa mostra, luce, ombra e nero assumono un ruolo da protagonisti assoluti, fondendosi armoniosamente con l’iconico design del nuovo elemento firmato Gaggenau e con le imponenti installazioni dell’artista piemontese. Il risultato è un dialogo visivo di forte impatto e raffinata intensità, capace di offrire un’esperienza immersiva che invita a riflettere sulle profonde connessioni tra l’uomo, la tecnologia e l’ambiente che lo circonda.
La compenetrazione tra natura e tecnologia, fulcro della ricerca artistica di Gnata, si manifesta con forza lungo il percorso espositivo attraverso una serie di opere realizzate con la sua inconfondibile tecnica di disegno 3D “aerospaziale”. Con un approccio sofisticato e concettuale, l’artista rielabora i grandi capolavori del passato—da Melencolia I di Dürer (1514) a La Danza di Matisse (1910), fino alla pittura metafisica di Giorgio de Chirico con i manichini de Le Muse inquietanti (1917). Ne nascono universi sospesi, in cui la fusione tra elementi organici e industriali dà vita a un linguaggio artistico potente e innovativo, capace di indagare nuove possibilità di coesistenza tra l’essere umano e il suo ambiente.
Nel lavoro di Gnata, il patrimonio culturale del passato si intreccia con riferimenti teorici contemporanei, tra cui il concetto di “responso-abilità” di Donna Haraway e quello di “resilienza organica” di Anna Tsing. Il risultato è un’installazione artistica tentacolare e rizomatica, che si espande nello spazio e dialoga con gli elementi distintivi del design Gaggenau—emblema di eccellenza tecnica e ingegno umano.
In questo continuo scambio tra opera e ambiente, Cosmogonie si fa metafora visiva della resilienza, non solo come principio fondante dell’esistenza, ma come chiave dell’ordine stesso che regge il mondo.
“Con Cosmogonie,” spiega il curatore Sabino Maria Frassà, “Lorenzo Gnata, più che dominare il caos di forme e significati che ci circonda, lo abita e lo celebra, riconoscendo nell’interconnessione tra tutte le forme di vita e pensiero l’unico vero ordine possibile. Potremmo definire il suo gesto artistico con il neologismo ‘bucantropico’, che esprime il suo tentativo di dar vita a una ‘pastorale umanizzata’, in cui la dimensione naturale, rurale e idilliaca si fonde con tratti umani, generando un dialogo continuo tra materia e pensiero. Ci troviamo di fronte a una forma di panismo radicale, inteso come ultima possibilità per l’essere umano di sopravvivere a se stesso—un manifesto per un futuro condiviso e aperto, una cosmogonia che guarda al passato senza rimanere imprigionata in un presente claustrofobico.”
COSMOGONIE
Lorenzo Gnata
A cura di Sabino Maria Frassà
25 febbraio – 17 luglio
lunedì-venerdì ore 10:00 – 19:00
Gaggenau DesignElementi Hub
Corso Magenta 2 (cortile interno citofono 33), Milano
Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.
E-mail: gaggenau@designelementi.it, T. +39 02 29015250 (interno 2)