Daniel Spoerri, figura centrale del Nouveau Réalisme e della Eat Art, si è spento il 6 novembre 2024 all’età di 94 anni, lasciando un’impronta indelebile come innovatore del “ready made” e come uno dei più significativi eredi di Marcel Duchamp. Il suo percorso artistico, dedicato alla trasformazione di oggetti quotidiani in opere d’arte, ha generato una moltitudine di progetti oggi esposti nei principali musei internazionali e in mostre come “Quello che vedete non è né cibo né arte,” attualmente in corso alla Galleria Gaburro di Milano fino al 31 gennaio 2025.
Nato a Galați, in Romania, nel 1930 con il cognome Feinstein, Spoerri ha iniziato la carriera come ballerino all’Opera di Berna e successivamente come assistente alla regia. Tuttavia, è a Parigi, nella storica Chambre n.13 dell’Hotel Carcasson, che scopre la sua vocazione per l’arte visuale, dando vita ai celebri tableaux-pièges (quadri-trappola): composizioni di oggetti incollati su tavole come nature morte tridimensionali, sfidando le convenzioni artistiche e la gravità. Le sue opere iconiche hanno trovato casa in prestigiosi musei come il MoMA di New York, rendendolo un pioniere riconosciuto a livello internazionale.
Spoerri è stato tra i firmatari del Manifesto del Nouveau Réalisme nel 1960, contribuendo attivamente alla nascita di un movimento che cercava di avvicinare l’arte alla vita quotidiana, spesso con un tocco ironico e dissacrante. A Monte Amiata, in Toscana, ha fondato il Giardino di Daniel Spoerri, un parco-museo che dal 1997 accoglie opere sue e di artisti amici, un luogo diventato simbolo della sua eredità artistica e culturale.
Nel 2005, il Comune di Seggiano gli conferì la cittadinanza onoraria in riconoscimento del suo contributo all’arte e al territorio. Il sindaco Daniele Rossi ha espresso il cordoglio della comunità, ricordandolo come “un artista di fama internazionale, poliedrico ed eclettico, che ha donato ai territori dell’Amiata un Giardino d’arte fra i più ricchi e interessanti al mondo.” Anche il sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini, ha ricordato l’artista, raccontando come Spoerri sia stato una figura ispiratrice sin dall’infanzia e come abbia contribuito ad arricchire il patrimonio artistico del territorio con opere come “L’Acrobata della Castagna.”
Con la sua morte, il mondo dell’arte perde un visionario, capace di reinventare gli oggetti comuni e di trasformarli in opere dall’incredibile potere evocativo, contribuendo a ridefinire il concetto di opera d’arte e lasciando un’eredità che continuerà a ispirare generazioni future.
Milano, 8 novembre, Sabino Maria Frassà