Skip to main content

5° Consiglio – Il fumo nuoce gravemente alla tua fertilità!

By 10 Gennaio 2015Agosto 13th, 2015Salute


Nell’uomo e nella donna smettere che non riescono  ad avere figli aumenta significativamente il potenziale riproduttivo. [fblike layout=”standard” send=”true” font=”lucida+grande” colorscheme=”light”]

 

Button Text

 

 

 

FOCUS: le fumatrici e le donne esposte (anche solo) al fumo passivo sperimentano, rispetto alle coetanee non esposte:

  • un ritardo nel concepimento spontaneo (impiegano mediamente un anno in più per ottenere una gravidanza)
  • una maggiore percentuale di insuccesso delle metodiche di fecondazione assistita (necessitano quasi il doppio dei cicli di IVF (in vitro fertilisation) prima di ottenere un concepimento)
  • un’anticipazione dell’età della menopausa (da uno a cinque anni prima)

Ne parlano gli esperti della Clinica Ostetrico Ginecologica del San Martino di Genova: Martina Di Luca, Umberto Leone Roberti Maggiore, Simone Ferrero, Pier Luigi Venturini, Paola Anserini

Revisione ed integrazione – Cetin, Frassà, Viganò

 

Button Text Attualmente nei paesi occidentali circa il 30% delle donne e circa il 35%  degli uomini in età fertile fuma. Nonostante sia universalmente riconosciuto quanto il fumo di sigaretta sia nocivo per la salute, spesso, il suo impatto negativo sulla fertilità non è sufficientemente valutato dalle coppie che cercano di concepire.

Nelle donne che desiderano una gravidanza

Infatti le donne, per lo più, smettono di fumare quando iniziano una gravidanza, per timore delle complicanze ostetriche (abortività precoce, gravidanze extrauterine, anomalie di placentazione, ritardo di crescita fetale,distacco di placenta,parto pretermine ed aumento della mortalità perinatale e neonatale)  ma più raramente lo fanno mentre stanno cercando di concepire perché non viene data altrettanta rilevanza ai danni del fumo sulle potenzialità riproduttive. Si stima infatti che, complessivamente, circa il 13% dei casi d’infertilità possano essere fumo-correlati.

Il fumo di sigaretta, sia attivo che passivo, condiziona il processo riproduttivo fin dalle sue primissime fasi, in maniera direttamente proporzionale alla quantità di sigarette fumate ed all’intensità dell’esposizione.

Come ampiamente dimostrato dagli studi su animali e sull’uomo presenti in letteratura, i componenti tossici contenuti nel fumo di sigaretta si accumulano nei tessuti dell’apparato riproduttivo, dei fumatori come dei soggetti esposti esclusivamente a fumo passivo,  danneggiandoli. I meccanismi chiamati in causa per spiegare questo danno riproduttivo sono:  l’aumento dello stress ossidativo e la conseguente  formazione di radicali liberi dell’ossigeno,  un’alterazione delle comunicazioni intercellulari, dei processi di replicazione e  di “ morte cellulare programmata”  e un danno diretto sul DNA delle cellule coinvolte. Tutto questo causa nella donna un deficit qualitativo dei follicoli ovarici prodotti ed un più rapido esaurimento della riserva ovarica.

Le fumatrici e le donne esposte a fumo passivo, quindi, sperimentano, rispetto alle coetanee non esposte:

  • un ritardo nel concepimento spontaneo (impiegano mediamente un anno in più per ottenere una gravidanza)
  • una maggiore percentuale di insuccesso delle metodiche di fecondazione assistita (necessitano quasi il doppio dei cicli di IVF prima di ottenere un concepimento)
  • un’anticipazione dell’età della menopausa (da uno a cinque anni prima)

E’ infine importante ricordare che, secondo alcune evidenze, l’esposizione prenatale al fumo di sigaretta può condizionare negativamente anche la fertilità della futura prole.

Il fumo e la fertilità Maschile

A proposito dell’effetto dell’esposizione al fumo di sigaretta sul maschio, ci sono meno studi disponibili ma, nel complesso, sembra ci sia un peggioramento della qualità del liquido seminale in termini di quantità, morfologia e motilità degli spermatozoi probabilmente anche tramite un’alterazione della produzione degli ormoni sessuali.  Inoltre, per quanto riguarda i fumatori maschi, non bisogna dimenticare l’effetto negativo del fumo passivo a cui vengono esposte le compagne non fumatrici.

 


Si sa: l’interruzione dell’abitudine al fumo consente alle donne precedentemente esposte di avere buone probabilità di recuperare to il potenziale riproduttivo( Curtis KM. et al, 1997; Hughes EG. et al, 2000; Jensen TK. et al, 2006; Mohammad R. Hayatbakhsh et al, 2012 ).

Non si sa : in quanto tempo il danno riproduttivo da fumo sia reversibile.

–         Si sa : da molti anni sono disponibili alcuni farmaci a base di nicotina in diverse formulazioni (cerotti, gomme, compresse, inalatori ) che, associati ad un approccio comportamentale, hanno dimostrato una certa efficacia nel favorire l’interruzione all’abitudine al fumo.

–         Non si sa :  attualmente non ci sono dati definitivi a proposito della sicurezza di questi presidi per il feto se utilizzati dalle donne in gravidanza ( Coleman T. et al, 2010).

In conclusione, sono necessari ulteriori studi che chiariscano l’effetto del fumo di sigaretta sulla fertilità maschile in senso stretto, che definiscano se e quanto ci possano essere un intervallo di tempo ed una quantità di esposizione critici in termini di danno riproduttivo fumo mediato e che indaghino gli eventuali effetti delle terapie sostitutive a base di nicotina, non solo sulla gravidanza ed il benessere fetale ma anche sulla fertilità di coppia.


Revisione – Cetin, Frassà, Viganò