Esiste l’età giusta per un figlio? Se esiste, è uguale per madri e padri?
Ci stupiamo per le donne e madri celebri (si pensi ad esempio a Gianna Nannini o Carmen Russo) over 50, eppure Picasso ha avuto l’ultima figlia a 68 anni, nessuno stupore?
Prof.sa I. Cetin (scopri chi è) | Revisione Editoriale: S.M. Frassà (scopri chi è)
Puntata dedicata al Professor Robert Edwards, padre della fecondazione in vitro mancato ieri, 10 aprile 2013
Button TextLe scoperte della medicina hanno spostato l’attesa di vita: dai 40 anni all’inizio dell’800 agli attuali 85 anni per le donne. Tuttavia nella donna l’età fertile termina molto prima, come abbiamo già letto nei passi precedenti, poiché è legata all’esaurimento della riserva di follicoli ovarici [fancy_link link=”https://amanutricresci.com/nutri-la-fertilita/” variation=”hotpink”]Leggi tutti i consigli per chi non riesce ad avere figli[/fancy_link].
Ma così come il nostro mondo ha raggiunto la luna e ha sconfitto il vaiolo e la lebbra, i progressi della scienza applicata alla medicina riproduttiva rendono oggi possibile per una donna concepire anche con ovociti donati (la cosiddetta ovodonazione eterologa, oggi non consentita in Italia) o con ovociti propri e “congelati” in epoche precedenti (una forma di preservazione della possibilità riproduttiva, di cui parleremo nelle prossime settimane, importante ad esempio per chi si sottopone a terapie chemioterapiche). Si fa però un gran discutere di quanto sia opportuno che una donna non più giovanissima diventi madre. Ma quale è il limite? Dobbiamo porcelo per problemi medici, per problemi etici o per la vita futura dei figli?
[googleplusone size=”standard” lang=”it”][tweet layout=”horizontal” lang=”it”]Se è vero che la natura ha un suo corso, è pur vero che riteniamo normale superarne i limiti per sconfiggere il cancro, per curare una polmonite o semplicemente per evitare di concepire. Allora perché non deve essere possibile per una donna avere una gravidanza a 50 anni?Proviamo ad esaminare gli eventuali problemi medici: l’età materna aumenta sicuramente i rischi delle patologie della gravidanza, ma non in modo da renderla impossibile. Inoltre, se la gravidanza è stata ottenuta da ovociti donati il rischio cromosomico è legato all’età della donatrice, che ovviamente è più giovane. Poi, si potrebbe obiettare che una donna che diventa madre a 50 anni sarà “vecchia” quando il bambino sarà un adolescente: ma questo è vero anche nel caso dei padri di 50 anni, che sono molto frequenti da tempo. I figli comunque si adattano molto di più di quanto pensiamo, e ormai stiamo uscendo dal concetto della famiglia tradizionale, ci sono famiglie allargate, famiglie con 2 mamme e 2 papà e così via.
Quindi restano i problemi etici; ma in fondo perché mai dovremmo obiettare ad una coppia che desidera fortemente un figlio? In che modo e perché ci potrebbe danneggiare?
Cerchiamo di educare le donne a cercare per tempo una gravidanza, ma non impediamo che questa scelta avvenga anche a 50 anni.
Irene Cetin (scopri chi è), Professore di Ostetricia e Ginecologia Università degli Studi di Milano e Primario Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano (scopri il centro di sterilità dell’Ospedale L. Sacco)