Skip to main content

1° passo. Dieta della Fertilità

By 2 Novembre 2014Aprile 3rd, 2017Salute
[pullquote3 align=”center” variation=”pearl” textColor=”#001050″]Il peso corporeo e l’ equilibrio nutrizionale della donna è sempre più dimostrato che influiscano sulla sua fertilità, nonché sull’evoluzione di una gravidanza. Approfondiamo quindi la dieta della fertilità, ovvero la dieta per un’alimentazione corretta: 55-60% carboidrati; 25-30% grassi; 10-15% proteine.[/pullquote3]

Anche per una donna normopeso è comunque importante verificare che la propria dieta sia adeguata alle particolari esigenze del periodo pre-concezionale, ovvero prima del concepimento. In una donna che ricerchi una gravidanza infatti, oltre al peso corporeo, sono alcuni nutrienti ad assumere un ruolo fondamentale nell’ attenuare potenziali fattori di rischio per infertilità, altre patologie materne e malformazioni fetali. La maggior parte di questi micro- nutrienti (vitamine e minerali spesso ad azione antiossidante) può essere assunta in quantità sufficienti dalla dieta, purchè questa sia varia e ricca di alimenti selezionati. Inoltre la dieta deve utilizzare metodi di cottura che non degradino i micro-nutrienti. Nella fattispecie, cotture semplici (al vapore o a pressione) sono quelle che garantiscono un contenuto adeguato al periodo pre-concezionale. Per alcuni (in particolare per l’Acido Folico o Vit. B9 che verranno approfonditi da altri colleghi nelle prossime puntate) è invece necessaria un’ integrazione, data la difficoltà a reperirne quantità adeguate nei cibi comuni.

Ovviamente, un’integrazione più estesa è indicata per chi per stile di vita non sia in grado di seguire un’alimentazione corretta, da intendersi 55-60% carboidrati; 25-30% grassi; 10-15% proteune.

  • CARBOIDRATI 55-60% della dieta: Meglio quelli “a basso indice glicemico” (pasta, riso, orzo, legumi) o di origine dalla frutta fresca. Infatti i cereali, soprattutto quelli integrali, oltre che un importante apporto energetico forniscono vitamine (Vitamine del gruppo B, Vit. E, Vit. K) e minerali (Ferro, Fosforo, Manganese, Magnesio, Rame, Selenio, Zinco). I legumi, come approfondiremo in una prossima puntata, danno anch’essi un apporto di Vitamine del gruppo B e di minerali (Ferro, Fosforo, Magnesio, Rame, Selenio, Zinco). Come noto anche la frutta contiene vitamine (Vit. A, Vit. C, Vit. K) e minerali (Manganese, Potassio), oltre a zuccheri importanti per la fertilità (in particolare l’inositolo). Gli zuccheri “semplici”, dei dolci e delle bibite, devono invece essere ridotti.


  • GRASSI: 25-30% della dieta. Meglio i grassi poliinsaturi (olio extravergine d’oliva o per esempio w3 contenuti in pesce, mandorle, noci, tofu). E’ inoltre importante tenere presente che l’olio extravergine d’oliva, se consumato crudo, contiene anchela Vit. E. Anche il pesce, nelle giuste quantità, è particolarmente benefico: infatti, come potrete scoprire con i prossimi passi, contengono oltre agli w3 anche numerose vitamine (Vitamine del gruppo B, Vit. A) e minerali (Selenio, Iodio, Zinco).

 

  • PROTEINE 10-15% dell’apporto energetico. Le proteine “nobili” ovvero quelle ad alto valore biologico sono quelle di origine animale: carne, latte, uova. La carne in particolare contiene anche vitamine (Vitamine del gruppo B, Vit. K) e minerali (Ferro tipo “eme” cioè quello più biodisponibile, Fosforo, Potassio, Rame, Selenio, Zinco). Anche ortaggi e verdure comunque costituiscono un apporto di proteine, vitamine (Vitamine del gruppo B, Vit. C, Vit. E, Vit. K) e minerali (Ferro, Potassio, Manganese, Magnesio, Potassio, Rame).

 

  • COSA MANCA? Infine sono importanti nella giusta misura il calcio, il sodio (che non deve essere assunto in eccesso) e la vitamina D, per cui però come vedremo in un “Passo” specifico, non basta sempre l’alimentazione.

 

Enrico Papaleo, Ginecologo Ospedale San Raffaele