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YINGLU CHEN dalla Cina al Premio Cramum: la giovane pittrice è tra i 12 finalisti del 7° Premio Cramum

By 29 Luglio 2019CRAMUM

YINGLU CHEN è tra i 12 finalisti della 7^ edizione del Premio Cramum insieme a Daniela Ardiri, Ludovico Bomben, Federica Cipriani, Cristina Cusani,  Alessandro di Massimo, Luca Marignoni, Miriam Montani, Niccolò Moronato, Antonella Romano, Federico Polloni, Sio Takahashi. Conosciamo di più il suo lavoro e l’opera candidata in vista della “finale” che si terrà sabato 14 settembre in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il cielo sopra di me e dentro di me che cosa” a cura di Sabino Maria Frassà.

YINGLU CHEN è nata in Cina nel 1987. Nel 2008 arrivata in Italia dove si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a milano. Vive e lavora in Italia. La sua pittura indaga sempre lo spirito umano, ma non è connotata a livello formale. L’artista spiega “non ho una guida né un racconto. La mia pittura è come tornata a uno stato primitivo, che coesiste parallelamente con l’uomo, come se fosse una comunicazione senza ostacoli.”

L’installazione “WAKE UP – PITTURA” le vale la candidatura al 7° premio Cramum. L’artista introduce così il suo progetto: “quando guardiamo il cielo stellato, cadiamo nel mistero e nella vastità dell’universo, più lontano penseremo alla nostra esistenza: questi sentimenti riflette una specie di pensiero infinito su noi stessi e il mondo. Pensando alla nostra esistenza, siamo già in questo mondo … Misterioso e ignoto. Non ne possiamo che conservarne un ricordo remoto. Ma nel momento in cui lo realizzi, si risveglia e diventa una risposta. Il cielo sopra di me, e dentro di me che cosa? Per me esiste solo un Sé distante ma vero, una spinta invisibile”. WAKE UP – PITTURA è composto da “blocchi di colore” (tele dipinte) sul piedistallo o a terra, tutti quadrati o cubici. Non c’è dritto né rovescio, perché il cielo non ha né “sopra” né “sotto”. L’artista perciò spiega che: “il cielo e il mare sono le cose che esistono nel nostro mondo, ma come se fossero esseri viventi che ispirano la vita umana. Viviamo, perché questo potere nascosto sempre esiste nei nostri corpi, e alla fine lo sentiremo… L’arte è anche così”.


I Promotori della 7° edizione del premio Cramum sono Fondazione Cure Onlus – patron del premio – il Comune di Varedo e la Fondazione Versiera 1718, rappresentati nella Giuria dall’architetto Isabella Maffeis. Il Premio ha ottenuto il patrocinio di Veneranda Fabbrica del Duomo, Istituto Confucio Università degli Studi di Milano, Studio Museo Francesco Messina. Il Premio ha infine ottenuto il supporto di Ventura Projects ed Enoagriturismo Giacinto Gallina.

Il Comitato scientifico, cuore della giuria del Premio, decreterà il vincitore/la vincitrice del Premio il giorno dell’inaugurazione. Oltre agli artisti fuori concorso fanno parte del Comitato: Ettore Buganza, Cristiana Campanini, Paola Capata, Antonella Cattani, Camilla Delpero, Riccardo Fausone, Maria Fratelli, Federico Giannini, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Isabella Maffeis, Emanuele Magri, Achille Mauri, Fiorella Minervino, Giovanni Monzon, Annapaola Negri-Clementi, Rischa Paterlini, Iolanda Ratti, Fulvia Ramogida, Michela Rizzo, Elisabetta Roncati, Mario Francesco Simeone, Alba Solaro, Caterina Tognon, Francesca Tribó, Lorenzo Uggeri, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti. Al voto non prenderà parte il Direttore del Premio, tranne in caso di pari merito.