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Ludovico Bomben tra i 12 finalisti del 7° Premio Cramum con il suo “Compasso a tre gambe”

By 29 Luglio 2019CRAMUM

Ludovico Bomben è tra i 12 finalisti della 7^ edizione del Premio Cramum insieme a Daniela Ardiri, Yinglu Chen, Federica Cipriani, Cristina Cusani,  Alessandro di Massimo, Luca Marignoni, Miriam Montani, Niccolò Moronato, Antonella Romano, Federico Polloni, Sio Takahashi.

Conosciamo di più il suo lavoro e l’opera candidata in vista della “finale” che si terrà sabato 14 settembre in occasione dell’inaugurazione della mostra “Il cielo sopra di me e dentro di me che cosa” a cura di Sabino Maria Frassà.

Ludovico Bomben (Pordenone 1982) consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver frequentato il quadriennio di Decorazione. La sua ricerca prende avvio con le installazioni ambientali luminose che mirano a destrutturare ambienti e luoghi quotidiani, scardinando le percezioni di chi abitualmente li frequenta. Negli ultimi anni di lavoro sposta l’attenzione dall’ambiente all’oggetto, concentrandosi nello studio dei rapporti tra materiale, linguaggio, forma e concetto. Quest’analisi lo conduce all’utilizzo di alcuni simboli appartenenti all’ambito del sacro che diventa nuovo territorio d’indagine. Tra proporzioni auree e rigore formale tenta una rilettura e ridefinizione dell’immagine sacra nel contemporaneo, mescolando antiche tradizioni a materiali industriali di nuova generazione.

Espone in varie sedi private e istituzionali tra cui la 54. Biennale d’arte di Venezia, il Talent Prize, Dolomiti Contemporanee, Fondazione Bevilacqua La Masa, il Tina B Festival di Praga, il Premio Fabbri, Villa Manin, CAREOF – Via Farini, il Museo Revoltella, Palazzo Reale a Milano.

Ludovico viene selezionato come finalista del 7° Premio Cramum per l’opera “Compasso a tre gambe”, una grande scultura nera. Sono chiare da subito le sue caratteristiche, tutto sembra essere dichiarato apertamente nella precisione formale e strutturale. Il richiamo alla geometria, il calcolo matematico delle proporzioni armoniche, il gioco di luci e ombre, la tradizione, il fascino dello strumento di calcolo… eppure qualcosa sembra scardinare la nostra percezione. Non è solo la terza gamba che rende inutile il suo possibile utilizzo e scardina così la percezione dell’oggetto, qualcosa si insinua tra il percepente e il percepito facendo leva sul potere simbolico e sul senso stesso di questo oggetto. Lo studio di questa scultura è rimasto (in forma di bozzetto 10×12 cm) chiuso nello studio dell’artista per diversi anni.

“La prima volta che l’ho esposto” spiega l’artista “insieme ad altre mie opere, ho capito quanto esso fosse un legante dell’intero processo di ricerca. Da subito ho percepito che non c’era alcun bisogno di associarlo alle svariate simbologie che da sempre ruotano intorno al vero compasso perché le aveva tutte al suo interno ma contemporaneamente le trascendeva. L’oggetto basta a se stesso, è una presenza imponente ma leggera, e proprio quello strano senso di “non collocazione” lo veste di una dimensione altra”. Come per molte altre opere dell’artista, “Compasso a tre gambe” è stato realizzato con tecniche produttive di altissima precisione, tornitura e fresatura a controllo numerico, saldature laser e finitura in soft touch. In questo modo tradizione e contemporaneo si fondono in un’unica direzione.


I Promotori della 7° edizione del premio Cramum sono Fondazione Cure Onlus – patron del premio – il Comune di Varedo e la Fondazione Versiera 1718, rappresentati nella Giuria dall’architetto Isabella Maffeis. Il Premio ha ottenuto il patrocinio di Veneranda Fabbrica del Duomo, Istituto Confucio Università degli Studi di Milano, Studio Museo Francesco Messina. Il Premio ha infine ottenuto il supporto di Ventura Projects ed Enoagriturismo Giacinto Gallina.

Il Comitato scientifico, cuore della giuria del Premio, decreterà il vincitore/la vincitrice del Premio il giorno dell’inaugurazione. Oltre agli artisti fuori concorso fanno parte del Comitato: Ettore Buganza, Cristiana Campanini, Paola Capata, Antonella Cattani, Camilla Delpero, Riccardo Fausone, Maria Fratelli, Federico Giannini, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Isabella Maffeis, Emanuele Magri, Achille Mauri, Fiorella Minervino, Giovanni Monzon, Annapaola Negri-Clementi, Rischa Paterlini, Iolanda Ratti, Fulvia Ramogida, Michela Rizzo, Elisabetta Roncati, Mario Francesco Simeone, Alba Solaro, Caterina Tognon, Francesca Tribó, Lorenzo Uggeri, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti. Al voto non prenderà parte il Direttore del Premio, tranne in caso di pari merito.