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8° passo. Combattere l’anemia in Gravidanza

By 26 Ottobre 2014Aprile 3rd, 2017Salute

[pullquote3 align=”center” variation=”pearl” textColor=”#9d003c”]ARANCE, CARNE, UOVA E PESCE. E’ IMPORTANTE COMBATTERE L’ANEMIA PRIMA E DURANTE LA GRAVIDANZA[/pullquote3]

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La carenza di ferro rappresenta il deficit nutrizionale più diffuso nel mondo ed è la principale causa di anemia (ossia la riduzione della concentrazione di emoglobina e di globuli rossi nel sangue). Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi industrializzati l’incidenza della carenza di ferro (o sideropenia) riguarda fino al 50% delle donne in gravidanza. Nel corso della gravidanza, il volume del sangue materno cresce progressivamente per far fronte alle esigenze metaboliche della donna e del bambino. Si verifica un processo fisiologico che prende il nome di emodiluizione: col progredire dell’attesa, tende cioè a diminuire la concentrazione dei globuli rossi e dell’emoglobina nel sangue materno. Se, in condizioni normali, si considera pertanto anemica una donna che abbia una concentrazione di emoglobina inferiore a 12 g/dl, durante la gravidanza questa soglia si abbassa a causa dell’emodiluizione fisiologica e la diagnosi di anemia si pone quando la concentrazione di emoglobina scende al di sotto di 10,5 g/dl. In genere il rischio di anemia è maggiore nel terzo trimestre. Tuttavia, essa può comparire prima soprattutto in donne già anemiche al concepimento, in coloro che hanno un’alimentazione inadeguata o condizioni socioeconomiche disagiate, nelle donne che hanno una gravidanza gemellare (in tal caso il fabbisogno di ferro aumenta a seconda del numero di feti) ed infine in donne con gravidanze ravvicinate.

[googleplusone size=”standard” lang=”it”]Perché è importante il ferro? In gravidanza il fabbisogno di ferro aumenta di circa 2-3 volte: questo serve sia per costruire emoglobina e nuovi globuli rossi per la mamma (fondamentali perché trasportano ossigeno ai tessuti e al bambino), sia per ottimizzare il lavoro degli enzimi, proteine che migliorano l’attività cellulare della mamma e i processi di crescita del bambino. E’ dimostrato che la carenza di ferro in gravidanza comporti problemi anche al nascituro, con un maggior rischio di parto prematuro e basso peso fetale.   Qual è la prova che il ferro è scarso? La riduzione della ferritina plasmatica, che è la proteina di deposito del ferro: il suo dosaggio indica i livelli di ferro nell’organismo.

Come arrivare con un buon valore di globuli rossi alla gravidanza? Il primo consiglio pratico è di farsi prescrivere un emocromo (l’esame che verifica le condizioni delle cellule del sangue, come i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine) e correggere l’eventuale anemia prima della gravidanza, con una diagnosi accurata sulle cause dell’anemia stessa e cure adeguate (per esempio, curando irregolarità mestruali e cicli abbondanti). E’ poi essenziale avere un’alimentazione equilibrata e ricca di alimenti che contengano ferro (rosso d’uovo, carne, spinaci, frutta secca…) ed utilizzare, quando indicati, integratori appropriati a base di ferro, acido folico e vitamina B12, i mattoni fondamentali per la costruzione di globuli rossi.

Come prevenire l’anemia in gravidanza? Al fine di garantire al tuo organismo e al bambino livelli adeguati di ferro e di emoglobina, ma anche per arrivare al parto senza problemi di anemia che potrebbero richiedere terapie importanti come le trasfusioni, è importante prevenire e trattare l’anemia in gravidanza con: – alimentazione appropriata: in particolare, donne vegetariane dovranno assumere integratori di ferro e vitamina B12. Nella carne, nelle uova e nel pesce, infatti, il ferro è presente in una forma chimica più facilmente utilizzabile dal nostro organismo rispetto al ferro di provenienza vegetale; – aumentata integrazione di ferro, prima che si manifesti l’anemia conclamata. In caso di anemia, supplementi di ferro possono essere assunti anche due volte al giorno, in flaconcini o compresse, lontano dai pasti, se non dà problemi gastrici o intestinali, e lontano da latte e latticini. Calcio e ferro altrimenti si legano tra loro e vengono espulsi con le feci, perdendo quindi un doppio fattore di nutrizione! – una spremuta di agrumibevuta insieme al ferro, perché la vitamina C ne facilita l’assorbimento. Seguendo accuratamente questi consigli potrai arrivare al parto in grande forma!

Francesca Parisi ginecologa in specializzazione ospedale Sacco Milano

Chiara Mandò, responsabile del Laboratorio di Ricerca Biomolecolare per lo Studio della Gravidanza e della Riproduzione presso l’Ospedale Universitario L. Sacco